In occasione dei 22 anni dalla scomparsa del professor Cosimo Fornaro, illustre poeta e collaboratore dello storico Corriere del Giorno, l’ Amministrazione Comunale di Taranto ha finalmente capito l’importanza della cultura, come ha ricordato Cisberto Zaccheo, Assessore alla Pubblica Istruzione, Università, Cultura, Beni Culturali, Turismo. Spettacolo.
La serata si è svolta in un “salotto” con una scenografia essenziale che ha riportato all’idea della biblioteca di casa, costruita con grande gusto sul palco, dove si è ricordato il prof. Cosimo Fornaro con uno stile diverso, più essenziale. quella biblioteca di casa dove lo scrittore tarantino amava passare le sue ore per scrivere e studiare. Il momento più toccante ed emozionante della serata è stata la lettura, tra diverse poesie della raccolta “Penseri Sottovoce”, contenente la poesia “Non fate più croci” letta ed interpretata, quasi vissuta dall’attore Federico Passariello, che Fornaro scrisse qualche anno dopo l’ apertura dello stabilimento siderurgico dell’ Italsider (in pratica l’ Ilva di oggi ), con la quale il professore, illuminato, sembrava già immaginare le attuale vicissitudini e conseguenze.
L’evento culturale, moderato dal giornalista Angelo Caputo, è nato da una idea di Giuseppe Fornaro, in occasione dei 22 anni dalla scomparsa di suo padre, ed è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale perché, come ha detto l’asessore Cisberto Zaccheo, “è importante ricordare figli illustri che hanno dato gloria e onore alla città” e manifesta l’intento del Comune di Taranto di percorrere un iter culturale affinchè la città possa ritrovare la propria autorevolezza culturale e venga conosciuta ed apprezzata, al di fuori dei propri confini territoriali. nonostante il particolare difficile momento di crisi occupazionale ed economica della città.
Un manifestazione culturale, intelligente e di alto livello quella di ieri sera, in cui si sono avvicendati sul palco-salotto numerosi ed illustri rappresentanti della cultura tarantina. Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo hanno raccontato attraverso un’emozionante video documentario il percorso culturale del prof. Fornaro, accompagnati dall’ “Ensemble di musica” musicato e suonato egregiamente da Floriana Laporta alla chitarra, Alessandra Pulpito al flauto e Tiziana Toscano al violino.
Per la manifestazione la casa editrice Scorpione ha ristampato “Pensieri sottovoce”, una raccolta di versi del prof. Cosimo Fornaro, che nel 1976 vinse il “Premio Viareggio” . La serata, oltre a ricordare la figura dell’amatissimo poeta e scrittore, ha cercato (con successo) di ringiovanire il concetto di “cultura” ed avvicinare le nuove generazioni non solo a dei momenti di ascolto, ma ad una partecipazione attiva, interessata, nonostante la serata non più calda di fine estate , alla presenza di un folto ed interessato pubblico che si è visivamente emozionato alla lettura di questo brano della poesia “Strappatemi il cuore cittadino, io voglio il mio cuore di fanciullo. Non m’inquinate il pane, lo so che devo morire, ma non piantate più croci in questo paese, piantate case di legno vi prego, col legno non fate più croci” emblematico perché simbolo di una sensibilità e dell’ attaccamento di Fornaro, un figlio di Taranto, alla sua propria terra, con un amore ed un rispetto per l’ambiente e la vita che purtroppo molti, troppi hanno calpestato.