di Marco Ginanneschi
“L’Italia ha come obiettivo da qui al 2020 coprire il 100% a 30 mega bps mentre l’obiettivo è arrivare al 50% di abbonamenti che arrivino a 100 mega bps“. Lo ha dichiarato il premier Matteo Renzi in occasione della presentazione del piano sulla banda larga a Palazzo Chigi, affiancato da Francesco Starace Amministratore Delegato dell’ Enel, . “Qui abbiamo i sindaci che rappresentano i territori che per primi usufruiranno di un progetto che Enel, insieme ad alcune importanti aziende private, andranno a realizzare in 224 città. Il tema è banda larga ovunque”, ha specificato il premier. “Sulla banda larga” – ha aggiunto Renzi – “c’è un fondo dello Stato con 4,9 mld del Cipe. 3,5 già stanziati, di cui 2,2 già andati ad aree che non sono di interesse di mercato“.
Renzi ha spiegato che Enel avrà un ruolo strategico nel piano del governo sulla banda larga: “Anche se Enel continua a fare la sua parte su energia tradizionale ed elettrica, è anche all’avanguardia sulla tecnologia“. E questo nuovo business “offre una possibilità in più sulla banda larga”. Il piano dell’Enel prevede “investimenti da approvare gradatamente per circa 2,5 miliardi di euro dedicati allo sviluppo della rete, aperta alla partecipazione di altri investitori“.
“Il 29 aprile, giorno in cui abbiamo organizzato un grande evento per i 30 anni di internet centrato su Pisa, partiranno le prima gare per i cluster C e D, dove gli operatori faranno la gara e vinca il migliore” ha detto il Presidente del Consiglio alla presentazione del piano sulla banda larga. Ed ha spiegato che al contrario “le aree A e B sono aree dove il mercato la fa da padrone e i singoli operatori possono intervenire” aggiungendo che “a maggio saranno pronti i primi abbonamenti a Perugia”, spiegando che le prime cinque città capoluogo in cui parte il progetto presentato oggi sono Perugia, Bari, Venezia, Catania, Cagliari. Dopodichè ha aggiunto Francesco Starace ad dell’ Enel, sarà la volta, di Firenze, Genova, Napoli, Padova e Palermo.
Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, ha annunciato che i partner finanziari di Enel Open Fiber saranno selezionati “dopo l’estate” e parlando dei soci che dovrebbero entrare in Enel Open Fiber, ha aggiunto: “Abbiamo ricevuto parecchie manifestazioni d’interesse, è presto per dirlo. La selezione dei partner finanziari partirà dopo l’estate”.
E’ di ieri l’intesa di massima raggiunta tra i vertici di Enel Open Fiber, con i gestori telefonici Wind e Vodafone , una partnership commerciale a tre che ha l’obiettivo di portare la banda ultra larga in 250 città. Così facendo il business della banda larga potrebbe diventare “strategico” per l’ Enel. Starace ha aggiunto “Pensiamo che dopo aver fatto questo lavoro in Italia è nostra intenzione farlo in tutte le altre parti del mondo dove abbiamo reti elettriche, ricordo che le abbiamo in molte aree metropolitane importanti” . Un vero e proprio guanto di sfida sulla rete a banda larga lanciato dal colosso elettrico a Telecom Italia .
Ma Starace non ha chiuso la porta a delle possibili sinergie: “Se Telecom facesse parte della partita darebbe fantastico. Il dialogo c’è stato fin dall’inizio, anzi è il primo operatore con cui abbiamo parlato. Siamo aperti a qualunque soluzione con tutti gli operatori”, a partire da partnership nelle localitàdove l’Enel non ha la rete elettrica. “Se a Roma, ad esempio, Acea volesse far parte del progetto per la posa della fibra per la banda ultralarga sarebbe positivo e la faremmo anche lì” ha conclusol’ ad dell’ Enel .