Dopo il colloquio con il ministro Maria Elena Boschi a Roma, i pm Luigi Gay, Laura Triassi e Francesco Basentini della Procura del capoluogo lucano che hanno aperto un’inchiesta sul petrolio in Basilicata hanno ascoltato oggi a Potenza l’ex Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi . La conversazione durata tre ore, è stata ben più lunga della mezzora necessaria per ascoltare la Boschi, e la Guidi ha risposto come “persona informata dei fatti” alle domande dei magistrati. Al termine dell’incontro l’ex ministra è rimasta non indagata, ma anzi è stata considerata dai pm come “parte lesa“, come ha reso noto la stessa Guidi che dopo l’incontro ha detto ai giornalisti: “Vorrei prima di tutto ringraziare i magistrati per avermi dato la possibilità in tempi così brevi di chiarire questa vicenda così spiacevole per me. Ho risposto a tutte le loro domande. Dal punto di vista giuridico ho appreso definitivamente di essere persona offesa“. Dopodichè ha lasciato Palazzo di Piustizia senza rilasciare dichiarazioni, a bordo di una monovolume a noleggio di grandi dimensioni con i vetri oscurati
Dichiarazione questa confermata ( “Si, assolutamente”) dal capo della squadra mobile di Potenza Carlo Pagano, che ha coordinato l’indagine sugli affari di Eni e Total nella regione, ai giornalisti che gli hanno chiesto se l’ex ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi avesse realmente risposto a tutte le domande.
Prima dell’incontro con i magistrati i collaboratori della Guidi l’avevano descritta come assolutamente “serena” e pronta a rendere tutte le informazioni del caso utili gli inquirenti. L’ex ministra ha fornito elementi molto utili all’indagine ed ricostruire la sua attività di Ministro dello Sviluppo Economico ed il verbale della sua audizione è stato “secretato”.
Il quadro che invece emerge dalle telefonate di Gianluca Gemelli con gli amici imprenditori, ma anche con la stessa Federica Guidi sembra una vera e propria guerra tra bande. Un presunto dossier da preparare contro il ministro delle infrastuttrure e trasporti Graziano Delrio, il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Claudio De Vincenti definito un “pezzo di merda”. Il ministro dell’Economia Piercarlo Padoan “messo da quel quartierino lì”, cioè quello dei petrolieri.
L’ex Ministro dello Sviluppo Economico prima di arrivare a Potenza si è sicuramente studiata le carte. I magistrati di Potenza nelle 800 pagine dell’ordinanza raccontano una storia in cui il Codice Etico….della Confindustria sembra buono per lavare i vetri. Questo passaggio è emblematico: “…Dalle intercettazioni telefoniche emergeva come il Gemelli manifestasse il proprio compiacimento per come riusciva, per il proprio tornaconto personale e per la buona riuscita dei propri affari, a utilizzare il ruolo istituzionale ricoperto dalla propria compagna, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi“. Lei che si preoccupa per lui: “… come mai con la cassa sei sempre messo così tirato, non ti pagano i clienti? Come mai, perché tu non dovresti… non hai acquisti di materiali, non hai niente“. E Gemelli che cercava di arrampicarsi sugli specchi….: “… No… ma con la cassa sono tirato, uno perché sono arrivato spompo, mi segui?” E continuava “… no, no, no… sì, ma… ma cioè io c’ho, cose che a poco a poco mi sto pagando, rateizzazioni, cose, eccetera, i mutui che mi assorbono un bordello, perché… cioè i mutui mi ass… io sono al costo con i mutui, infatti nei bilanci io sono in utile, mi segui?”.
Nelle telefonate al suo compagno “faccendiere” confindustriale, Gianluca Gemelli intercettate dalla Polizia, in passaggi delicati reagiva : “Non fai altro che chiedermi favori – diceva la Guidi ministro per lo Sviluppo ancora in carica il 28 giugno 2015- con me ti comporti come un sultano… mi sono rotta… a 46 anni… tu siccome stai con me e hai un figlio con me, mi tratti come una sguattera del Guatemala“. “Io per te valgo meno di zero – aggiungeva la Guidi – Le cose che ho fatto per te non vanno mai bene, non sono sufficienti”. Dalle intercettazioni esce l’ amarezza della Guidi per essere utilizzata da Gemelli come un mezzo per ottenere corsie “preferenziali” negli affari, ma compare anche la gelosia, “per te valgo meno di zero come tutte“. E riferimenti nei confronti dell’ex moglie di Gemelli e dei due figli avuti con lei:”stai più con loro che con nostro figlio“. Un mix del privato mescolato al pubblico.
Una settimana prima la Guidi e Gemelli si erano sentiti al telefono, ed il Ministro contesta il compagno rimproverandogli errori professionali, sprechi di denaro. “Gianluca, io lavorativamente parlando t’ho mai chiesto…No, quanto ti è costato l’ufficio, dimmi? Un milione di euro” ed aggiunge “Ma quanto tu ti sei andato a sputtanare centinaia di milioni di euro, in una situazione che neanche un deficiente” e rivendica: “Io a 46 anni, mi alzo domani mattina alle 3,30 perché vado a lavorare, perché so com’è fatto il mondo, non vivo su Marte. Tu invece”.
L’imprenditore….Gemelli si lamentava perché lei non gli presenta nessuno. “Presentami l’amministratore delegato della Drilling, presentami l’amministratore delegato di Shell, di Total, di Tamoil, e così, fammi ‘sta cortesia, tanto non è una cortesia, cioè non te l’ho mai chiesto, però, visto che con gli altri… fallo anche per me”. Gemelli, accusava la sua ormai ex-compagna-ministro Guidi dell’interessamento per mettere in contatto Carrai il presidente degli Aeroporti Toscani e una compagnia aerea. La Guidi risponde e tiene il punto. affinché l’attività del Governo non finisca in mano a interessi di parte. “Fa il presidente degli Aeroporti Toscani – dice a Gemelli – e sta parlando con uno che è il… di una società che fa… tratte aeree, capito? Non sono né amici, né parenti, né cognati, né fratelli. Io conto di risolvere il problema di Meridiana che è una crisi aziendale”.
Ma dalla lettura delle annotazioni della Polizia, quella della Guidi è una resistenza che ha retto per poco: “Per quanto non si ritiene contestarle condotte penalmente rilevanti, si ricava che il Gemelli abbia inteso approfittare del suo ruolo istituzionale”.
E poi questi rampanti confindustriali si auto-definiscono anche imprenditori e vogliono dare lezioni di moralismo alla politica. Povera Italia, come sei messa male.