di Luigi Mazza
Il 9 maggio di 37 anni fa, del 1978, fu ritrovato il corpo di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse. Dopo il sequestro, avvenuto il 16 marzo, il cadavere dello statista democristiano venne fatto ritrovare nel portabagagli di una Renault rossa che le Brigate Rosse parcheggiarono in via Caetani. Il capo equipaggio della Volante 1, Luigi Mazza, con questo ricordo postato sul Gruppo Volanti Roma su Facebook ci riporta alla mente un frammento di storia.
“9 maggio giornata della Memoria per le vittime del terrorismo… Ricorre l’anniversario della morte dello Statista Aldo Moro. Era il 9 maggio 1978. Quel giorno il Terzo Nucleo Volanti effettuava il turno di servizio 07,00-13,00…. verso le ore 12,15 ricevevo una nota radio dalla S.O. di passare sul canale criptato. Venivo contattato dal Dr. Francesco Tagliente, comandante del 3 nucleo volante, nonchè responsabile del C.O.T., il quale riferiva che sulla linea telefonica 113, un uomo, qualificatosi appartenere alle Brigate Rosse, comunicava che era stata parcheggiata in via Caetani un’auto di marca Renault 4 di colore rosso con all’interno il corpo dello Statista Aldo Moro, comandandomi di recarmi sul posto per accertare sulla veridicità della segnalazione”
“All’epoca ero un giovane Brigadiere di P.S., in servizio sulla Volante 1 unitamente all’autista Guardia di P.S. Antonio Ruocco e del gregario Ciro Giurolo. Da Corso Vittorio Emanuele dopo pochi minuti, giunti in via delle Botteghe Oscure con Via Caetani ordinavo all’autista di fermarsi. Unitamente al gregario, dopo aver indossati i giubbotti antiproiettile e con le armi lunghe c’incamminammo per via Caetani ma, dopo circa cinquanta metri, notavo l’auto segnalata parcheggiata sul lato sinistro in direzione di via dei Funari. Da una prima ispezione emergeva che, gli sportelli dell’auto non erano chiusi a chiave e che il sedile posteriore era leggermente inclinato sul davanti tanto da intravedere una coperta del tipo militare che celava il corpo dell’On. Aldo Moro. Informavo la Sala Operativa che provvedeva ad inviarmi sul posto altre volanti che le disponevo per chiudere l’accesso di via Caetani in attesa dell’arrivo dei colleghi della scientifica e della squadra artificieri”
Tra le autoradio che intervennero successivamente dopo la mia richiesta fu quella del 1° Distretto di Polizia composta dalle Guardie Pietro Ollanu e Vincenzo Ammirata che in data 3 maggio 1979 le BR in piazza Nicosia li ferivano gravemente cagionando la morte di Ollanu e del Brigadiere Mea“
Oggi, in occasione della commemorazione sentiremo i soliti discorsi da tutte le componenti politiche, ma a tutt’oggi nessuno ha mai ammesso le vere responsabilità di quell’evento.“