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3 Luglio 2024 05:31
3 Luglio 2024 05:31

Luciano Violante: “Separazione delle carriere ? Serve quella tra Pm e giornalisti”

L'ex presidente della Camera: al referendum sulle riforme prevalgano i "SI", potremo cambiare strutturalmente questo Paese

Si è svolto tra il pomeriggio di venerdì 27 e la mattinata di sabato 28 maggio a Capo d’Orlando un convegno sulle tematiche connesse a “La separazione delle carriere” dei magistrati organizzato dall’Unione delle Camere Penali di Patti, dall’Unione delle Camere Penali Italiane e dall’Ordine degli Avvocati di Patti, a cui sono intervenuti l’ Avv. Beniamino Migliucci (Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane), Carmelo Occhiuto (presidente della Camera Penale di Patti), Giovanni Flora (professore), Luciano Violante (professore), Armando Veneto (presidente della Camera Penale di Palmi), Francesco Marullo (rappresentante del Consiglio Nazionale Forense), Luigi Patronaggio (magistrato), Giuseppe Benedetto (presidente della Fondazione Luigi Einaudi), Dario Grosso (professore), Bartolomeo Romano (professore). Tra gli argomenti discussi: Avvocatura, Costituzione, Diritto, Giustizia, Magistratura, Penale, Politica, Riforme, Separazione Delle Carriere, Ucpi.

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In concomitanza con il convegno è stato presentato il libro “Il dovere di avere doveri” scritto dal magistrato e costituzionalista Luciano Violante, già presidente della Camera dei Deputati. Nel suo libro Violante sostiene che si deve tornare al concetto di “dovere” per far vivere pienamente la forza della democrazia. Senza doveri non esiste il concetto di nazione: i doveri specificano il senso complessivo della cittadinanza, come obbligo politico e come rete di rapporti civici. La continua rivendicazione di diritti senza alcun riferimento ai doveri, inoltre, aumenta l’egoismo sociale e allenta i legami di appartenenza alla comunità civile. I diritti senza doveri trasformano i desideri in pretese, sacrificano il merito e finiscono per legittimare gli egoismi individuali. Promettendo diritti senza richiedere l’adempimento di doveri si accresce il rancore sociale – perché si promette quello che non si può mantenere – e, in ambito pubblico, si conferiscono poteri di veto, lasciando campo libero alla demagogia e al populismo. Una tesi coraggiosa e attuale, per una nuova etica della cittadinanza.

Schermata 2016-06-03 alle 15.26.10Il convegno dell’ Unione delle Camere Penali è stato dedicato di fatto alla disputa infinita sulla separazione delle carriere in Magistratura. Intervistato dal Giornale di Sicilia,  l’ On. Violante ha ricordato che “Molte correzioni sono già state fatte. Ha poi ragione chi come il professor Giuseppe Di Federico (ex componente del Consiglio Superiore della Magistratura, e relatore nella due giorni di convegno dell’ Unione Camere Penali ndr) ritiene che serva innanzitutto una riforma complessiva del sistema giudiziario. Oggi, comunque vi sono livelli di separazione molto altra tra giudici e pubblici ministeri. Piuttosto credo che la vera separazione debba sopraggiungere tra le carriere dei pubblici ministeri e quelle dei giornalisti.

Ecco gli atti del convegno:

 

 

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