“Offriamo la nostra potenza distributiva, in tutto il mondo, ai più bravi del Sud” con queste parole Oscar Farinetti fondatore di Eataly, spiega in poche parole il progetto ‘”Porta del Sud” grazie al quale e selezionate da Slow food, le eccellenze dei piccoli produttori del Mezzogiorno diventeranno protagoniste all’interno di Eataly a Bari. Per un anno, si alterneranno dieci produttori al mese, ed i migliori potranno far conoscere le loro produzioni nei punti vendita Eataly in Italia e all’estero.
L’iniziativa è stata presentata ieri da Farinetti, dal presidente e dal fondatore di Slow food, Gaetano Pascale con Carlo Petrini (intervenuto con videomessaggio), dal presidente di Eataly, Andrea Guerra, e dal presidente della Fondazione Petruzzelli, Gianrico Carofiglio, alla presente del sindaco di Bari, Antonio Decaro, e del governatore pugliese, Michele Emiliano. “Il Sud – ha detto Farinetti – è portatore di prodotti straordinari che fa fatica a vendere in Italia e nel mondo: le imprese sono molto piccole, c’è molta burocrazia, ma non possiamo rinunciare a questa qualità“.
“Tengo molto al Sud – ha aggiunto Farinetti – perchè i cittadini del mondo vedono un’Italia unita, perciò non pensate a questa iniziativa con a una cosa che fanno quelli del Nord per il Sud: la fanno gli italiani per altri italiani“. Quanto al punto vendita di Bari, che è l’unico al Sud, Farinetti ha detto che “segna più 27% rispetto all’anno scorso“. ‘Porta del Sud‘ per Petrini, è una “formula innovativa che permetterà alla straordinaria realtà della piccola produzione artigianale e contadina, di non subire più il prezzo imposto da una dinamica di mercato che li umilia“. Per Pascale, così si “afferma un mondo della produzione fondato sulla biodiversità che dobbiamo tutelare assicurando reddito e dignità a chi con la biodiversità lavora“.
Andrea Guerra ha sottolineato che “a Bari verranno 120 coltivatori, produttori, artigiani“, tra cui i “piccolissimi produttori della Murgia che raccolgono erbe e ne ricavano liquori; chi è tornato alla filatura nei caseifici, chi mette ortaggi sottolio producendo entrambe le cose”. Carofiglio ha parlato di un progetto per “stabilire un’alleanza tra Eataly e il Petruzzelli, un teatro che attraversa un momento difficile: faremo tutto quello che è possibile nel quadro delle leggi per salvare la fondazione e il teatro – ha sottolineato – e questi progetti diventeranno realtà“.
Infine il sindaco Decaro ha detto che Eataly “è un museo delle eccellenze enogastronomiche ma, a differenza di un museo vero e proprio, qui si deve toccare, anzi mangiare” mentre il governatore Emiliano ha rilevato che “il mercato è il luogo più politico che esiste. E Farinetti offre una prospettiva di contenuto politico all’Italia, una visione che noi accompagniamo anche con il minor consumo di suolo possibile, per lasciarlo alle biodiversità”.