di A.A.
Quest’uomo (Luigi Alfarano) ha ammazzato sua moglie e suo figlio di 4 anni prima di suicidarsi. Lo stesso uomo meno di due anni fa era stato incriminato per violenza sessuale e violenza privata aggravata nei confronti di una giovane collega di lavoro appena diciannovenne. La condanna fu di solo 1 anno e 8 mesi di reclusione con pena sospesa, senza una sola ora di carcerazione e neanche la menzione del reato nel suo casellario giudiziario. Praticamente illibato sotto il profilo penale.
L’ ANT (Associazione Nazionale Tumori) non solo non rimosse il suo coordinatore dall’incarico ma in sede processuale si rese in qualche modo complice del suo gesto preoccupandosi di far pervenire al Tribunale una dichiarazione dei suoi vertici nazionali (Bologna) che elogiava le doti umane e professionali dell’individuo incriminato. Il Ministro Boschi oggi ci dice che “la battaglia contro il femminicidio e la violenza sulle donne può essere vinta, deve essere vinta.” ma questo episodio ci fa capire quanto la legge e la cultura italiana siano lontane da questa sacrosanta battaglia ! Ed inoltre: con una condanna per violenza, possibile che nessuno si sia preoccupato di revocargli il porto d’armi e la pistola detenuta ?
(CdG) I funerali dell’omicida-suicida Luigi Alfarano, che ha ucciso moglie e figlio lo scorso 7 giugno e poi si è sparato uccidendosi, si terranno oggi pomeriggio, alle 17, presso la Chiesa di San Pasquale in Corso Umberto a Taranto. Mentre la cerimonia funebre di Federica De Luca ed il piccolo Andrea, a cui sarà presente anche l’ arcivescovo di Taranto Mons. Filippo Santoro, si svolgerà volutamente separatamente domani mattina, alle 10, presso la Concattedrale di Taranto.