La richiesta di giustizia tra dolore e rabbia che i parenti delle 23 vittime del disastro ferroviario avvenuto in Puglia fanno da martedì , diventata la promessa che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha esternato oggi alle famiglie affrante dal dolore, che il Capo dello Stato ha potuto incontrare nel pomeriggio nel Policlinico di Bari dove sono raccolti i resti dei loro parenti coinvolti nella tragedia fertoviaria.
Il Presidente della Repubblica accolto dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e con i sindaci di Andria e di Corato,, Nicola Giorgino e Massimo Mazzilli, ha incontrato senza la presenza dei giornalisti in un’aula dell’istituto di Medicina legale del Policlinico, i parenti delle famiglie coinvolte nell’incidente a cui ha detto: “Ve lo prometto, sarà fatta giustizia. Andremo fino in fondo” parole queste che sono state riportate dal figlio di una delle persone che hanno perso tragicamente la vita nell’incidente. Mattarella ha incontrato anche tre dei feriti ricoverati: Amalia Ricciardi, di 70 anni, attualmente ricoverata in chirurgia d’urgenza, Aureliana Colella, di 27 anni, ricoverata in ortopedia, ed il capotreno di uno dei due convogli coinvolti nello scontro, Nicola Lorizzo, ricoverato nel reparto neurochirurgia.
Poche sincere parole di solidarietà e conforto nella visita che non ha sciolto l’angoscia, il dolore e la tensione di coloro che sono stati coinvolti da questa assurda tragedia. Mentre Mattarella si trovava dentro il Policlinico con i parenti, Daniela Castellano, figlia di una delle vittime, che si trovava all’esterno dell’Istituto di medicina legale, è svenuta venendo immediatamente soccorsa dal personale del 118. Era stata proprio Daniela questa mattina a lanciare un appello affinché tutti i parenti delle vittime costituissero un comitato per “avere la verità su quanto accaduto e per individuare i colpevoli“.
“Ci sono stati tutti vicino e ci hanno assistito in ogni maniera” ha detto il carabinieri Giuseppe Schinzari, che nella tragedia ha perso suo fratello Fulvio, vice questore della Polizia di Stato. “Io ho perso un fratello ed è dura però la sua morte mi ha dato una forza incredibile che non pensavo di avere. Seguirò gli sviluppi di questa vicenda: non mi arrenderò mai. Adesso c’è tanta rabbia, ma io ho tastato anche gli umori delle altre famiglie. E c’è una buona dose di fiducia nelle istituzioni e nella giustizia”. Anche sua sorella, Mariarita parlando con i giornalisti ha raccontato “Ho perso quel treno per cinque minuti, altrimenti sarei morta anche io“. Un ritardo provvidenziale che le ha salvato la vita
Il sindaco di Andria, Nicola Giorgino lasciando il Policlinico ha riferito che il Capo dello Stato si è raccomandato “di fare tutto il possibile per essere vicini ai parenti delle vittime. Poi la magistratura farà il suo corso“. Il dolore dei parenti delle vittime della tragedia ferroviaria pugliese troverà un comune momento di conforto nel funerale che sarà celebrato sabato mattina ad Andria, nel palazzetto dello sport, per quasi tutte le vittime,