di Valentina Taranto
Taranto, è una città molto chiacchierata e noto agli onori delle cronache purtroppo per le contestazioni e proteste della città contro le emissioni nocive dei gas derivanti dallo stabilimento siderurgico dell’ Ilva, che è il più grosso d’ Europa Emissioni che hanno determinato un aumento della percentuale di vittime e malati. Ma Taranto non è solo siderurgia . E’ anche una città dalle mille sfaccettature, che racchiude angoli di storia greco-romana ancora oggi visibili in molti luoghi della città. Ma c’è anche qualcosa di bello come il mare e le sue insenature, distese e luci, emozioni ed atmosfere lontane dallo stabilimento siderurgico, che fanno dimenticare tutti i problemi della città.
Navigando ed esplorando il mar Grande si possono visitare e scoprire due isole (che originariamente erano tre) caratteristiche, le Cheradi , meglio note come l’ Isola di San Pietro e l’ Isola di San Paolo. Oggi ad oltre 100 anni di distanza, la natura incontaminata le ha protette dall’inquinamento, e sono così ben mantenute da conservare il fascino di un’architettura militare, non più attuale, ma che testimonia la genialità dell’uomo. Gl’infissi di legno originale, le grate e le grondaie in bronzo riccamente decorate e le lastre calcaree rivestono le mura del forte dell’isola di San Paolo, che è la più piccola delle due isole, e dove lo sbarco e la navigazione sono vietate.
Un tempo esisteva anche un terza isoletta, che ormai solo qualche vecchio pescatore ricorda chiamandola l’ Isola di San Nicolicchio in quanto i tarantini anticamente vi costruirono una badia di rito greco in onore a San Nicola di Myra. Purtroppo però, questo piccolo isolotto e’ scomparso nel mare. Sono ancora oggi però, numerose le tracce di quando le isole erano utilizzate ed abitate, in quanto erano raggiungibili anche via terra dagli abitanti dei villaggi adiacente. Vi sono anche testimonianze che in epoca greca e romana,le isole erano abitate
Napoleone Bonaparte verso la fine del XVIII secolo, fece fortificare la città di Taranto ed anche l’Isola di San Paolo per supportare la sua campagna in Egitto. Nel luglio del 1803 il Comandante d’artiglieria dell’Armata d’Italia LaClos venne spedito a Taranto, proprio da Napoleone, ma purtroppo il generale dopo poco si ammalo ed il 5 Settembre morì e fu sepolto su quest’ isola. Racconti popolari dei pescatori del posto narrano di aver visto più di una volta il suo fantasma . Dopo l’unificazione dell’Italia, Taranto grazie alla sua posizione strategica nel Mar Mediterraneo. venne scelta come base della flotta navale della Marina Militare italiana e sede dell’Arsenale Navale, e quindi le isole “militarizzate” divennero l’avanposto della difesa al porto militare di Taranto.
Ai giorni nostri l ‘ Isola di San Pietro, grazie all’ espansione della vegetazione spontanea e le bianche spiagge che si affacciano su un mare cristallino, è diventata una riserva naturale caratterizzata da una vita marina ricca e di grande interesse scientifico, dal fondale basso e quindi un luogo ideale per portarvi i bambini. Adesso l’ Isola infatti, è aperta al pubblico ed è quindi possibile raggiungerla via mare persino con un traghetto.