Il lussuoso negozio di abbigliamento “Lord” sito nella centrale via Di Palma è stato svaligiato nella notte. Nei giorni scorsi il negozio, duecento metri quadrati sviluppati su due livelli, allestiti per soddisfare ogni richiesta di tutto ciò che il mondo del “fashion-system” può offrire con firme nazionali ed internazionali, ed in cui lavorano ben trentacinque collaboratori , era purtroppo apparso fra le notizie di cronaca nera in quanto il proprietario, Giovanni Geri, responsabile del settore abbigliamento della Confcommercio di Taranto, era uno dei commercianti taglieggiati dal clan “mafioso” D’ Oronzo-De Vitis. I ladri dopo aver avuto accesso dal portone adiacente, allo stabile al numero 45/a di via Nitti, hanno forzato un cancello che collega il cortile al deposito-archivio di uno studio notarile presente ai piani superiori dello stesso stabile, ed hanno quindi aperto un grosso foro e quindi sono entrati al piano terra del negozio “Lord”, “in” di via Di Palma, che è proprio di fronte alla Banca Popolare di Puglia e Basilicata. in una zona quindi che si presume debba essere abbastanza controllato. Evidentemente non lo è.
I ladri hanno quindi portato via camicie, pantaloni, scarpe, giubbotti, maglie ed altri capi di “griffe” note e costose come Burberry, Etro, Fay, Moncler, ecc. ed il negozio è stato “svuotato” per un bottino e danni economici superiore ai 100mila euro.
A scoprire il maxi-furto è stato proprio il proprietario, Giovanni Geri, che l’indomani, entrato nel suo negozio passato attraverso gli uffici, ha trovato tutto disordine nel locale. “Ho pensato a una scossa di terremoto, ma poi ho capito tutto: quel buco davanti alla cassa era eloquente”. Geri uscendo dal locale, ha incontrato alcuni agenti di polizia che passavano dalla strada e li ha subito informati. Di lì a pochi minuti, gli agenti hanno informato ed attivato la sala operativa della Questura e è giunto sul posto il personale della Scientifica per effettuare i rilievi necessari alla ricerca di impronte digitali di pregiudicati e persone schedate.
Il furto è stato compiuto si presume tra l’una e le due di notte, e la cosa che più stupisce è che i ladri, abbiano potuto agire indisturbati con un martello pneumatico ed altri attrezzi da scasso ed anno anche avuto il tempo e la possibilità di portare via la refurtiva senza il timore d’essere “scoperti”. Resta legittimo chiedersi come sia controlla di notte nel il centro della città !
L’allarme è scattato, ma non è servito a nulla in quanto gli agenti dell’istituto di vigilanza, sono giunti sul posto, ma trattandosi di un allarme “esterno” al locale, non hanno notato nulla di anomalo e quindi i vigilanti dopo aver controllato, l’esterno del locale sono andati via . Sulla vicenda indaga la Polizia di Stato.
AGGIORNAMENTO – sabato 11 ottobre 2014 – La notte del furto nel negozio Lord, l’allarme installato nel negozio al momento dell’apertura del buco che venne fatto esattamente sotto dove è posizionata la cassa del negozio, il titolare Giovanni Geri venne contattato telefonicamente regolarmente dalla società di vigilanza, la cui pattuglia era stata inviata sul posto, ove intervenne anche una pattuglia della “Volante“, ma Geri disse loro di non preoccuparsi “L’allarme è difettoso, domani chiamo i tecnici dell’assistenza, non vi preoccupate” e si rimise a dormire. Nei racconti e nelle dinamiche che sono emerse durante le indagini, ci sono alcuni punti ancora in fase di accertamento da parte degli investigatori. Non si capisce come mai il titolare di Lord , sia entrato in negozio passando dall’ ufficio. Le saracinesche delle vetrine e della porta principale d’ingresso infatti si possono aprire e chiudere dall’esterno, non dall’interno. Ma tutto questo sugli altri siti e giornali non lo leggerete.