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22 Novembre 2024 03:27

La Guardia di Finanza di Taranto sequestra 2 milioni di euro ad un usuraio

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Taranto aveva già arrestato in passato l'usuraio lizzanese nell’ambito dell’operazione “Shylock” del giugno 2010
nella foto il Gip Patrizia Todisco
nella foto il Gip Patrizia Todisco

I Finanzieri del Comando Provinciale di Taranto, hanno eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni patrimoniali per complessivi 2 milioni e 200 mila euro, nei confronti di Giuseppe Berdicchia, quarantatreenne di Lizzano. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Taranto dott.ssa Patrizia Todisco, su proposta della Procura della Repubblica.

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di  Taranto aveva già arrestato in passato il lizzanese nell’ambito dell’operazione “Shylock” del giugno 2010, conclusasi con l’esecuzione di 13 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di responsabili del reato di usura

Giuseppe Berdicchia è stato condannato per tali fatti alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusion . Il sequestro si è reso possibile in quanto gli approfondimenti investigativi hanno evidenziato la netta sproporzione tra le spese sostenute annualmente dal nucleo familiare del Berdicchia e le fonti di reddito a loro attribuibili, che era conseguenziale ai proventi dell’attività usuraria reinvestiti in quote societarie di un bar/sala da gioco, con unità locali a Lizzano e Fragagnano, che il Berdicchia aveva fittiziamente intestato a terza persona, in maniera tale da cercare di ostacolare l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali nei suoi confronti.

CdG sequestro GdFDi fatto, il Berdicchia ha amministrato la suddetta attività commerciale, curando tutte le fasi di avviamento dell’attività stessa, intrattenendo contatti con gli agenti di commercio, i fornitori di merci oggetto di consumo, nonché con il personale addetto al funzionamento sia del bar che delle sale slot.

Il Nucleo di Polizia Tributaria ha quindi potuto eseguire il suindicato sequestro preventivo in considerazione di quanto accertato, ai sensi dell’art. 12/sexies della Legge 356/1992, che ha riguardato un complesso aziendale, due fabbricati (uno commerciale ed uno ad uso abitazione), diversi beni mobili, quote societarie e disponibilità finanziarie.

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