La suora dei poveri Madre Teresa di Calcutta (1910-1997), era nata il 26 agosto 1910 a Skopje, nei Balcani e il suo nome all’anagrafe era Anjezë Gonxhe Bojaxhiu ha dedicato una vita ai bisognosi, è stata proclamata oggi “Santa” dopo la formula di canonizzazione del Papa che ha pronunciato ed iscritto nell’albo dei santi madre Teresa di Calcutta, al secolo: Gonxha Agnes Bojaxhiu , affinchè “il mondo intero possa contemplarla“.
Papa Francesco Bergoglio ha letto la formula in latino e subito dopo c’è stato un applauso da parte dei fedeli, in una piazza San Pietro gremita sin dall’alba.
Da giovane aveva iniziato la sua missione in India, chiedendo di uscire dal convento e dedicare la sua consacrazione religiosa ai poveri nelle periferie degradate. Poi la fondazione della congregazione delle Missionarie della carità e la creazione delle case d’accoglienza per malati, orfani, anziani. Di sé diceva: “Sono solo una matita nelle mani di Dio“. Diventa santa 19 anni dopo la morte
Davanti a oltre 120mila persone, tra cui 13 capi di Stato e di Governo, che hanno assistito alla cerimonia per la canonizzazione in una piazza blindata dalle forze dell’ordine che hanno operato con la massima attenzione professionalità ed umanità, dal sagrato della Basilica vaticana il pontefice ha detto che “Non esiste alternativa alla carità, quanti si pongono al servizio dei fratelli, benché non lo sappiano, sono coloro che amano Dio“. Madre Teresa di Calcutta “si è chinata sulle persone sfinite, lasciate morire ai margini delle strade, riconoscendo la dignità che Dio aveva loro dato; ha fatto sentire la sua voce ai potenti della Terra, perché riconoscessero le loro colpe dinanzi ai crimini, dinanzi ai crimini, della povertà creata da loro stessi. La misericordia è stata per lei il ‘sale’ che dava sapore a ogni sua opera, e la ‘luce’ che rischiarava le tenebre di quanti non avevano più neppure lacrime per piangere la loro povertà e la loro sofferenza“.
“Questa instancabile operatrice di misericordia – ha aggiunto Bergoglio – ci aiuti a capire sempre più che l’unico nostro criterio di azione è l’amore gratuito, libero da ogni ideologia e da ogni vincolo e riversato verso tutti senza distinzione di lingua, cultura, razza o religione , che porta speranza a umanità sfiduciata“.
Madre Teresa è stata proclamata santa a 19 anni dalla morte e 17 dall’inizio della causa di canonizzazione. E’ una delle protagoniste più conosciute nella storia del cattolicesimo del Novecento. In piazza oggi erano presenti delegazioni di 15 Paesi del mondo per rendere omaggio alla donna che si definiva una “matita nelle mani di Dio“.
“Penso che forse avremo un pò di difficoltà nel chiamarla santa Teresa, la sua santità è tanto vicina a noi, tanto tenera e feconda che spontaneamente continueremo a dirle ‘madre Teresa‘“, ha detto il pontefice. Dopo la cerimonia, 1.500 poveri e bisognosi, in gran parte dai dormitori delle case delle suore di madre Teresa in Italia, sono stati invitati a pranzo dal papa nell’atrio dell’aula Paolo VI. Menù di pizza napoletana, servito da circa 250 suore di Madre Teresa, 50 fratelli della Congregazione maschile e altri volontari.
A seguire la canonizzazione di madre Teresa sono arrivate telecamere delle televisioni da tutto il mondo, con oltre 600 giornalisti accreditati e 125 emittenti collegate. Ha fatto esordio anche il progetto “Io c’ero”, che prevede una ripresa ad altissima risoluzione di piazza San Pietro che sarà navigabile da lunedì sul sito della canonizzazione e con la quale, dalla visione panoramica, si potrà fare uno zoom sul volto di ogni singolo partecipante.