La compagnia di assicurazioni Gable con uffici a Londra ma sede legale a Vaduz, in Liechtenstein, versa in gravi difficoltà finanziarie, e lunedì 12 settembre ha annunciato l’intenzione di ritirarsi dalla Borsa inglese, ed il prezzo delle sue azioni è crollato del 90% nell’arco di un anno motivo per cui la società ha interrotto la vendita di polizze. La Gable holding, capofila del piccolo gruppo finanziario, batte bandiera di un paradiso fiscale caraibico, le Isole Cayman.
Secondo quanto scrive il settimanale L’ Espresso – che ha consultato un file di documenti riservati – almeno un terzo delle 60 squadre di Lega Pro ha potuto iscriversi al campionato soltanto grazie alle fideiussioni siglate nel giugno scorso dalla compagnia che ora si trova sull’orlo del fallimento (le norme federali impongono una fideiussione da 350 mila euro per accedere al campionato di Lega Pro-serie C e di 800 mila per la serie B). Il settimanale si interroga su quali garanzie può fornire alla Lega Pro un gruppo che attraversa una fase così economicamente grave.
Nello scorso mese di maggio si è scoperto che il bilancio dell’anno scorso della Gable è andato in perdita per 25 milioni di sterline, quasi 30 milioni di euro, con mezzi propri ridoni al lumicino: circa 3 milioni di sterline (3,5 milioni di euro). Per andare avanti, il piccolo gruppo assicurativo ha quindi urgente necessità dell’innesto di nuovi capitali. La ricerca di nuovi soci finanziatori è in corso da mesi, ma al momento senza alcun risultato e quindi i suoi conti finanziari restano ad alto rischio, nona caso la compagnia assicurativa ha di fatto interrotto l’attività commerciale, quindi non venderà nuove polizze assicurative e fidejussioni calcistiche.
Nell’elenco delle squadre di Lega Pro che avrebbero beneficiato delle fideiussioni della Gable ci sarebbero anche alcune squadre di Serie B, tra cui il Bari, ed in serie C Akragas, Arezzo, Casertana, F. Andria, Fondi, Lupa Roma, Maceratese, Matera, Melfi, Mantova, Messina, Modena, Olbia, Pordenone, Reggina, Siena, Santarcangelo, Siracusa, Taranto e Venezia. La Gable avrebbe siglato 20 polizze del valore di 350 mila euro per ciascuna società calcistica.
La ricerca di garanzie sarebbe stata ancora più difficile se l’anno scorso l’Autorità Antitrust non avesse letteralmente annullato e “ribaltato” una precedente delibera della Figc che aveva limitato ai solo istituti di credito la possibilità di emettere fideiussioni a favore delle squadre di calcio. Dal 2015 quindi anche le compagnie di assicurazioni e le altre società finanziarie autorizzate da Bankitalia hanno avuto l’autorizzazione a garabtire con le proprie fidejussioni gli impegni dei club per l’iscrizione al campionato.
La Gable ha fatto man bassa sul mercato delle fidejussioni calcistiche in un settore dove sono attive altre compagnie semisconosciute come la bulgara Nadejda e la Elite Insurance con sede a Gibilterra.
L’ Authority assicurativa italiano IVASS in data 16 settembre 2016, ha comunicato, che è stato fatto divieto alla Gable di concludere nuovi contratti e di rinnovare e/o concedere proroghe sui contratti in essere, non inficiando la validità dei contratti stipulati in data antecedente al 9 settembre 2016.
La Lega Pro con un suo comunicato intende precisare come “nel testo delle garanzie sia prevista la possibilità di richiedere controgaranzie a soggetti terzi diversi dalla società dirette, appunto, a garantire la somma oggetto della fideiussione“.