L’ex presidente della Camera Gianfranco Fini, l’ex premier Lamberto Dini, Paolo Cirino Pomicino,Stefano Rodotà e tanti altri. Molti volti noti erano presenti in platea all’incontro promosso da Massimo D’Alema a Roma per la presentazione di un’iniziativa unitaria dei Comitati per il No al referendum costituzionale e di un disegno di legge per la riduzione del numero dei parlamentari.
Una platea trasversale, quella di D’Alema, che promuove l’incontro in qualità di presidente della Fondazione Italianieuropei insieme a Gaetano Quagliariello, presidente della Fondazione Magna Carta. C’è una rappresentanza del Partito democratico con Massimo Mucchetti e Walter Tocci, Davide Zoggia e Danilo Leva. C’è Pippo Civati (segretario di Possibile) e l’ex magistrato Antonio Ingroia. Sono accorsi anche diversi esponenti di Forza Italia come Maurizio Gasparri, Anna Maria Bernini, Paolo Romani e Lucio Malan. C’è il senatore di Gal Mario Ferrara, mentre per la Lega sono presenti Massimiliano Fedriga e Giancarlo Giorgetti. Ovviamente presente anche il giuristaGuido Calvi, che D’Alema ha voluto come presidente del Comitato per il No.
“Non esiste uno schieramento politico del No – ha detto D’Alema – mentre esiste un blocco politico del Sì nel Paese, il cosiddetto partito della nazione, uno schieramento anche abbastanza minaccioso” dove chi la pensa diversamente è costretto a “dover subire insulti“. L’ex premier ha aggiunto: “Uno schieramento politico talmente minaccioso che ha minacciato la rovina del Paese nel caso dovesse prevalere il No e chi non la condivide è colpevole di spingere il Paese verso il baratro“.
“Cacciamo i politici: come slogan del capo dei politici è inquietante – ha continuato D’Alema -. Il populismo dall’alto è molto più pericoloso del populismo del cittadino comune. E se si pensa di fermare i populisti con gli argomenti dei populisti, si finisce per aprire loro la strada“.