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3 Luglio 2024 17:33
3 Luglio 2024 17:33

La Guardia di Finanza sequestra un appartamento, veicoli, somme di denaro nei confronti di due ex-dipendenti pubblici

Ai due ex dipendenti pubblici, nel contempo, è stata notificata una diffida al pagamento, in solido, della somma prima indicata - oltre interessi e rivalutazione monetaria – ed un invito a dedurre, formulato dalla stessa Procura Contabile. I due responsabili sono stati citati in giudizio per il prossimo mese di novembre.

Su richiesta della Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari, diretta dalla dr.ssa Carmela de Gennaro, la Sezione Giurisdizionale per la Puglia, a firma del suo Presidente dr. Mauro Orefice, ha disposto il sequestro conservativo di beni nei confronti di due dipendenti pubblici, Antonio Dell’Orco, barese di 54 anni e Nicola Di Bari, di Cassano Murge, di 63 anni – all’epoca dei fatti entrambi dipendenti dell’Agenzia delle Dogane di Bari. Il sequestro è stato eseguito dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari – deputati allo svolgimento delle investigazioni per l’accertamento di danni erariali su delega dell’Autorità Giudiziaria contabile – in collaborazione con gli Ufficiali Giudiziari dell’UNEP di Bari.

CdG agenzia delle doganeSono stati sottoposti a sequestro un appartamento sito in Bari, un autoveicolo ed un motociclo, nonchè di somme di denaro presenti sui conti bancari dei due responsabili, oltre ad ogni ragione di credito da loro vantata verso l’INPS e l’ Agenzia delle Dogane. Il danno erariale contestato ai responsabili è di oltre 5.370.000 euro. La vicenda trae origine da indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Alessandria, in ordine ad una rete criminale, anche transnazionale, dedita alla sistematica evasione di accise ed Iva su prodotti alcolici, fittiziamente destinati all’esportazione. In tale contesto criminale, i due funzionari della dogana di Bari sopra citati, poi allontanati dall’Amministrazione pubblica, nel corso del 2011-2012 avevano assunto il ruolo di complici delle condotte fraudolente, attraverso il loro intervento in Dogana, alterando documentazione e dati informatici, al fine di far figurare la fittizia esportazione fuori dalla Unione Europea di ingenti quantitativi di alcolici ed evitare in tal modo l’applicazione delle suddette imposte. I due sono stati anche tratti in arresto, nel 2012, su ordine della Procura della Repubblica di Alessandria.

All’esito del processo, conclusosi con il patteggiamento dei funzionari indagati, sulla base delle indagini svolte, la Procura della Corte dei Conti di Bari ha stimato il danno erariale arrecato in euro 5.370.618,00, pari alle imposte evase. Le ulteriori indagini patrimoniali, svolte dai finanzieri dalla Polizia Tributaria di Bari, hanno permesso, alla Procura contabile, di richiedere ed ottenere il sequestro ante causam, quale garanzia patrimoniale nei confronti dell’Erario, in relazione al pericolo che gli imputati, nelle more della definizione del giudizio erariale, possano disfarsi dei propri beni. Ai due ex dipendenti pubblici, nel contempo, è stata notificata una diffida al pagamento, in solido, della somma prima indicata – oltre interessi e rivalutazione monetaria – ed un invito a dedurre, formulato dalla stessa Procura Contabile. I due responsabili sono stati citati in giudizio per il prossimo mese di novembre.

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