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22 Novembre 2024 03:10

I “furbetti” del Magna Grecia in azione: ed il Comune di Taranto non rispetta la Legge

Auspichiamo che la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica di Taranto intervengano, sopratutto adesso che non persiste più il conflitto d’interessi dato dalla presenza nella società “Magna Grecia” del figlio di Ciro Saltalamacchia (all’epoca dei fatti) Avvocato Generale presso la Corte d’Appello di Taranto. Non è legale aggiudicare un bando di gara a delle condizioni e poi a gara conclusa cambiare le condizioni di affidamento.

di Antonello de Gennaro

Come i lettori sicuramente ben ricorderanno questo giornale rivelò per primo ed (unico) l’ennesima “truffa” in preparazione ai danni dell’ Amministrazione Comunale di Taranto e quindi alle tasche dei contribuenti tarantini. Ricapitoliamo cosa successe: il Comune guidato da Ippazio Stefàno dopo aver consentito a delle cooperative mafiose composte dai familiari delle famiglie D’ Oronzo, De Vitis e Pomes di sfruttare gli impianti del Circolo sportivo “Magna Grecia” e di lasciare un debito nelle casse comunali di circa un milione di euro, emise un bando di gara per l’assegnazione a privati della gestione della struttura pubblica.


schermata-2016-10-24-alle-13-06-01Alla prima gara del 28 gennaio 2015 partecipò (senza averne titolo)
una società sportiva dilettantisca a responsabilità limitata denominata ” Magna Greciacostituita “ad hoc”
una settimana prima della scadenza del bando fra quattro noti “furbetti” tarantini: il gestore della piscina comunale Antonello Cassalia (attraverso la società Mediterraneo srl) , il vice presidente della Confcommercio di Taranto, Angelo meglio noto come Lillo Basile “rampollo” della famiglia Basile concessionaria dell’  ENI a Taranto per la distribuzione dei propri prodotti petroliferi, un rappresentante di occhiali Fabrizio Saltalamacchia, figlio di Ciro Saltalamacchia all’epoca dei fatti Avvocato Generale presso la Corte d’Appello di Taranto  ed ora in pensione , ed un panettiere di Talsano tale Mario Pucci “compare” del vicesindaco (Pd)  di Taranto Lucio Lonoce  nella foto a destra.

Il bando di gara indicava e prevedeva che  “il valore economico complessivo della Concessione oggetto del presente Capitolato è stimato in €uro 1.037.321,1 (costo complessivo presunto degli interventi di adeguamento, ristrutturazione e manutenzione+ costo complessivo presunto dei canoni concessori) ” . A fronte di tale importo bando di  gara venne prevista e richiesta dal Comune di Taranto semplicemente una ridicolacauzione provvisoria sotto forma di garanzia fidejussoria bancaria o assicurativa, fissata in maniera forfettaria di €uro 20.000”  che avrebbe dovuto garantire le casse del Comune di Taranto, in caso di eventuale mancata riscossione dei canoni !!!

Angelo Basile

Come scrivemmo a suo tempo, il 2 marzo 2015 , cioè una settimana prima della scadenza iniziale (e prorogata) del bando fissata inzialmente per il 9 marzo , venne costituita dinnanzi al notaio Giada Mobilio di Taranto una nuova società , dal nome Magna Grecia Società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata dal  capitale sociale minimo previsto dalla Legge, di 10.000 euro, dei quali all’atto della costituzione e successiva iscrizione nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Taranto (nr. REA 186902) risultavano versati soltanto 2.500 euro!

schermata-2015-05-11-alle-02-43-31-408x420Amministratore unico nominato dall’assemblea costituente dei soci della società di “dilettanti”” venne indicato   Antonello Cassalia (socio al 25%) e la sede legale ubicata in via Francesco Bruno 26 a Taranto, e cioè presso un’altra struttura sportiva, e cioè la piscina comunale affidata sempre in concessione ad una società la Mediterraneo srl  della famiglia Cassalia, dalla giunta di centrodestra retta dal sindaco Rosanna Di Bello (il sindaco responsabile politicamente del dissesto finanziario di appena… 900 MILIONI di  euro del Comune di Taranto )  , con in “dote” un contratto grazie al quale questa società incassa mensilmente da circa 8-9 anni dal Comune di Taranto la modica cifra di 40mila euro al mese, cioè circa mezzo milione di euro l’anno per consentire a scolaresche e disabili di poter usufruire di una struttura che in realtà è di proprietà del Comune di Taranto !

Soldi con i quali, in tutti questi anni,  un’ Amministrazione Comunale ben più seria, attenta ed oculata nella gestione del denaro pubblico,  avrebbe potuto costruire una mega piscina comunale “olimpionica” invece di gonfiare i portafogli di “imprenditori” che quella piscina non l’hanno neanche costruita ma solo ristrutturata con un prestito bancario garantito proprio dal contratto stipulato con il  Comune di Taranto gestione Di Bello e rinnovato dalle successive giunte comunali guidate dal sindaco in carica ( e per fortuna scadenza)  Ippazio Stefàno.!

schermata-2016-10-24-alle-12-18-47In un nostro articolo del 11 maggio 2015 scrivemmo che  “Un consigliere comunale della maggioranza…..ci ha rivelato qualcos’altro nelle ultime ore “è da mesi che sappiamo tutti in Consiglio Comunale che il Centro Sportivo Magna Grecia deve finire nelle mani di Cassalia, che dicono sia sotto l’ala protettiva e sostenuto da un alto ufficiale di stanza a Taranto, suo intimo amico“. Chissà se è lo stesso alto ufficiale “avvistato” da militari della Guardia di Finanza con Cassalia e qualcun’altro su uno yacht “privato” la scorsa estate,  e chissà se è lo stesso alto ufficiale che il nostro Direttore ha visto personalmente nelle vie del centro cittadino, salutarsi molto amichevolmente, baciarsi ed abbracciarsi (in compagnia della moglie dell’ufficiale e della figlia) con il Cassalia  ? Anche perchè in tal caso a settembre la “festa” è finita….!

schermata-2016-10-24-alle-12-08-58Quel consigliere comunale era Francesco Cosa, ora lo possiamo rivelare (ed abbiamo la registrazione della conversazione telefonica che lo prova) attuale assessore allo sport Francesco Cosa  (a destra nella foto) che nei giorni scorsi ha diramato addirittura un c0municato stampa per vantarsi e rivelare che “In merito alla struttura sportiva “Magna Grecia”, sita in via Alto Adige, siamo nella fase di sottoscrizione del contratto di affidamento della struttura sportivaavvenuta a seguito di gara ad evidenza pubblica. I ritardi nella sottoscrizione del contratto sono addebitabili all’ingente furto avvenuto successivamente all’aggiudicazione della gara e che sta vedendo gli uffici tecnici del Comune di Taranto impegnati nella rimodulazione delle condizioni di affidamento.”

Col. Daniele Sirimarco,

Così come possiamo rivelare che il nome di quell’ “ufficiale” altro non era che il Colonnello Daniele Sirimarco ( a sinistra nella foto) all’epoca dei fatti Comandante Provinciale dei Carabinieri di Taranto, noto “frequentatore” delle famiglie Cassalia e Basile, visto e fotografato a bordo dello yacht dei Basile recentemente sottoposto a sequestro dalla Guardia di Finanza  su richiesta della Procura della Repubblica di Taranto guidata dal dr. Capristo dopo che il precedente procuratore capo Sebastio (noto frequentatore di Sirimarco e dei Basile) aveva lasciato “dormire” nel cassetto per due anni la relazioni dei finanzieri del Roan di Taranto.

schermata-2016-10-24-alle-12-08-28Fu grazie al nostro articolo che il Comune bloccò la prima gara, emettendo due altri bandi, l’ultimo dei quali ha consentito l’assegnazione dell’impianto sportivo comunale alla società  Magna Grecia Società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata” che non avendo i requisiti ha presentato un’offerta in associazione con la società  Mediterraneo srl  della famiglia Cassalia.

Opportuno segnalare e ricordare che in entrambe le società compare come socio Antonello Cassalia. Una maniera furbesca per aggirare l’ostacolo della mancanza dei requisiti ed acquisire questa nuova struttura sportiva nel frattempo abbandonata a sè stesso e che il Comune di Taranto non ha mai pensato di far vigliare il circolo sportivo da nessuno dei suoi 160 vigili in servizio presso la Polizia Locale, e che è stata spesso oggetto di furti e razzie (persino degli infissi) da parte di delinquenti e ladri.

cdg-magna-grecia_tennis-420x315La gara successivamente indetta di nuovo dal Comune di Taranto ha visto aggiudicata la gestione del circolo Magna Grecia, proprio  alla “Magna Grecia Società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata” in associazione con la  Mediterraneo srl ,  due società hanno in comune un particolare: uno stesso socio Antonio (Antonello) Cassalia. Resta da capire quindi se sia legale non avere i requisiti nella prima gara, ed ottenerli successivamente utilizzando una società che a sua volta gestisce un altro impianto comunale che costa annualmente oltre 500 mila euro al Comune, piscina che per il Comune di Taranto rappresenta solo costi e nessun profitto !

Adesso arriva la “notizia-truffa”, grazie al comunicato stampa dell’ assessore Francesco Cosa, il quale ogni tanto…. dovrebbe ricordarsi anche di essere  un poliziotto in servizio (presso il Commissariato di P.S. Martina Franca), con cui ha rivelato che “gli uffici tecnici del Comune di Taranto sono impegnati nella rimodulazione delle condizioni di affidamento” del circolo Magna Grecia.

CdG procura tarantoAtto questo che riteniamo illegale ed auspichiamo che la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica di Taranto intervengano, sopratutto adesso che non persiste più il conflitto d’interessi dato dalla presenza nella società “Magna Grecia” del figlio di Ciro Saltalamacchia (all’epoca dei fatti) Avvocato Generale presso la Corte d’Appello di Taranto, e sopratutto grazie alla presenza di un nuovo procuratore capo estraneo ai “salotti” e le anticamere… della città. Non si può aggiudicare un bando di gara pubblico e poi successivamente cambiare le condizioni di affidamento. 

O forse a Taranto tutto è possibile…. per i soliti furbetti “amici degli amici” ? Ci auguriamo che così non sia, e che finalmente questa città possa vivere nella legalità e senza conflitti d’interessi, e sopratutto senza i soliti “furbetti” che prosperano e fanno affari con i soldi comunali, cioè della povera gente.

P.S. se vi chiedete come mai gli altri organi di informazione o pseudo-tale non scrivano nulla di tutto ciò. è molto facile capirlo: vivono di elemosine pubblicitarie dalle società degli interessati all’ennesimo “appalto- truffa-affare” ai danni dei cittadini di Taranto. Si credono degli imprenditori… ma in realtà altro non sono che “prenditori” di denaro pubblico !

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Grazie, Antonello de Gennaro

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