La metà circa degli impiegati amministrativi ed il 90-95% degli operai della Natuzzi ha aderito allo sciopero di quattro ore nell’ambito della vertenza occupazionale riguarda 1550 dipendenti , che ha riguardato tutti gli stabilimenti del gruppo in Puglia e Basilicata. E’ quanto rende noto la Feneal Uil. A latere dello sciopero si è tenuta l’ assemblea dei lavoratori Natuzzi ed un’assemblea pubblica davanti allo stabilimento principale di Santeramo in Colle. E’ cominciata così la giornata dei lavoratori Natuzzi, in stato di agitazione dopo il fallimento della trattativa tra azienda e sindacati al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico la scorsa settimana.
Al centro della forte protesta dei dipendenti e dei sindacati, c’è fondamentalmente il destino incerto dei 1500 addetti in esubero. Per loro, nel corso del vertice ministeriale, la Natuzzi ha dichiarato unilateralmente il ricorso, per un altro anno, alla cassa integrazione straordinaria, non accogliendo la richiesta, avanzata dai sindacati, di anticipare i soldi dellla Cigs, che lo Stato potrà effettivamente rendere disponibili solo tra sei-otto mesi.
Nessun accordo è stato raggiunto anche sulla riduzione del costo del lavoro. L’azienda aveva proposto, oltre ai contratti di solidarietà, un ridimensionamento dei livelli contrattuali, con conseguente riduzione dei salari. Ma la proposta è stata fermamente respinta dai sindacati, che hanno risposto proclamando lo stato di agitazione. La speranza è che la manifestazione odierna possa servire anche a sollecitare un intervento da parte di Regione e Ministero. “Il sindacato è ovviamente disponibile a riaprire la partita – ha dichiarato nei giorni scorsi Salvatore Bevilacqua segretario generale della Feneal Uil Puglia, – a patto che la trattativa sia equa e che non vi siano lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. Sacrifici e benefici devono essere uguali per tutti: questo sia ben chiaro“.
La situazione verrà discussa lunedì prossimo, 27 ottobre, in un tavolo convocato dall’assessore regionale pugliese al Lavoro, Leo Caroli. “Non è la soluzione – ha aggiunto il segretario della Feneal, Salvatore Bevilacqua – ma quando si riapre una trattativa è comunque un fatto positivo. Quindi, per il momento va bene così. Dobbiamo sperare che ci si sieda intorno ad tavolo con l’idea di dare una risposta ai problemi e non di ribadire quanto sostenuto finora perchè nel caso vorrebbe dire che si sta solo perdendo tempo“.