Sono stati convocati per martedì prossimo dalla Prima Commissione del Csm i due pm di Trani Antonio Savasta (accanto nella foto) e Luigi Scimè, sui quali pende una procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale e funzionale. Una serie di esposti arrivati al Consiglio Superiore della Magistratura li indicano come componenti di una “rete di conoscenze” – di cui farebbero parte anche avvocati, appartenenti alle forze dell’ordine, amministratori locali e imprenditori – che influenzerebbe le indagini, nel periodo in cui a capo della Procura c’era Angelo Maria Capristo, attuale procuratore capo di Taranto
Secondo la Prima Commissione del Csm si è determinata una lesione della loro immagine di indipendenza e imparzialità e della loro “credibilità”, anche per alcune vicende che sono state oggetto di procedimenti giudiziari che li hanno riguardati.
Una contestazione a dir poco pesante dinnanzi alla quale i due magistrati potranno replicare martedì prossimo, avvalendosi chiaramente dell’assistenza di un difensore.
Il caso in questione è venuto alla luce dopo i numerosi esposti pervenuti al Csm, a seguito della pubblicazione di “Frammenti di storie semplici” un romanzo scritto da Roberto Oliveri del Castillo un magistrato che ha fatto parte dell’ufficio Gip tranese, che fece scalpore un paio di anni fa perché anche senza fare riferimento a nomi e a circostanze reali diede adito ad una serie di sospetti che alzarono l’attenzione su quel tribunale di frontiera noto per le sue inchieste “eccellenti”.