di Valentina Taranto
Contrordine, per il momento “sospesa” la decisione sull’ Agenzia per il transhipment. Poche ore dopo la sua presentazione da parte del Governo, infatti, l’emendamento riguardante la possibilità per le Autorità di Sistema Portuale di creare, nei porti di transhipment, delle Agenzie del lavoro delegate ad assorbire gli esuberi dei terminalisti e cioè di almeno 900 portuali (fra cui gli ex dipendenti di TCT – Taranto Container Terminal, in liquidazione) ed i 400 esuberi del Medcenter Container Terminal di Gioia Tauro). Il resoconto dei lavori della Commissione Bilancio della Camera di ieri, infatti, menziona la proposta in questione fra quelle giudicate inammissibili. Non vi sono spiegazioni ufficiali, ma il Corriere del Giorno è riuscito a scoprire le reali ragioni.
Le Agenzie avrebbero dovuto esser finanziate, nello schema del Governo per i primi due anni (18,1 e 14,1 milioni di euro di fabbisogno) , “mediante versamento all’entrata del bilancio dello Stato da effettuare nell’anno 2017, di quota di corrispondente importo delle disponibilità in conto residui del Fondo sociale per occupazione e formazione” istituito a fine 2008. La decisione è stata sospesa per decisione del presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia (Pd), sotto nella foto a sinistra, il quale ha dichiarato inammissibile l’emendamento ordinamentale in quanto tali emendamenti non possono contenere interventi di carattere ordinamentale, localistico e micro-settoriale, nonché norme di razionalizzazione finanziaria, finalizzate a rendere più flessibile e trasparente lo strumento del finanziamento di interventi di sostegno all’economia.
Una motivazione esclusivamente burocratica o una “ripicca” politica interna al Pd, dopo che il Governo aveva in precedenza “cassato” ben 22 emendamenti di Boccia, notoriamente non molto vicino alle posizione del premier Renzi ? Ancora una volta assistiamo a squallide ripicche politiche, sulla pelle dei lavoratori e delle imprese.
Approvato, invece, l’emendamento che istituisce l’assoggettabilità all’Iva (con aliquota al 5%) per i servizi di trasporto marittimo, lacuale, fluviale e lagunare. Una misura questa fortemente richiesta dai lobbisti dell’ armamento di settore: “Non possiamo che esprimere il nostro plauso al Governo, al ministero dei Trasporti e al sottosegretario Simona Vicari – ha dichiarato soddisfatto il presidente di Fedarlinea Raffaele Aiello – per aver compreso le ragioni di un’istanza fondamentale per il cabotaggio ‘a corto raggio’. L’introduzione dell’aliquota, che prima non esisteva, consentirà, grazie a una pur bassa percentuale, di liberare risorse da destinare al miglioramento dei servizi per i passeggeri”
Mentre tutti gli altri emendamenti in materia di trasporti sono ancora sotto esame da parte della Commissione Bilancio della Camera, fonti governative assicurano che l’emendamento sull’ Agenzia per il transhipment che può godere del forte incondizionato sostegno del Governo Renzi, verrà riproposto al Senato, dove sicuramente troverà qualche ostacolo e ripicca in meno…