Su disposizione delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e Catanzaro, gli uomini dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e Cosenza, con l’ausilio dello SCICO e del Comando Provinciale di Roma ed altri numerosi Reparti dell’intero territorio nazionale, dalle prime luci dell’alba, stanno procedendo al fermo di indiziato di delitto nei confronti 35 persone responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere aggravata dall’art. 7 L.203/1991, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici nonché al sequestro preventivo di n. 54 imprese aventi sede su tutto il territorio nazionale.
I provvedimenti rappresentano l’epilogo di un’articolata attività investigativa svolta dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria e dal Nucleo di Polizia Tributaria di Cosenza che hanno consentito di accertare, da un lato, come un importante gruppo imprenditoriale operante nella piana di Gioia Tauro, si era posto come punto di riferimento della cosca “Piromalli” al fine di turbare, sistematicamente, almeno 27 gare indette da plurime stazioni appaltanti calabresi nel periodo 2012/2015 riguardanti l’esecuzione di importanti lavori pubblici nella citata area calabrese e, dall’altro, l’esistenza di un noto imprenditore che, grazie alle relazioni con il “clan Muto” (attivo sulla costa dell’alto Tirreno calabrese) nonché con il reggente della cosca cosentina “Lanzino – Ruà – Patitucci”, si è aggiudicato i più importanti appalti della Provincia di Cosenza nel periodo 2013/2015.
I dettagli dell’operazione vengono resi noti nella conferenza stampa attualmente in corso presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, Dott. Federico Cafiero de Raho, unitamente al Procuratore Aggiunto Dott. Calogero Gaetano Paci, e del Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Catanzaro, Dott. Nicola Gratteri ( a destra nella foto) unitamente ai Procuratori Aggiunti Dott. Giovanni Bombardieri e Dott. Vincenzo Luberto.
(notizia in fase di aggiornamento)