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22 Luglio 2024 17:14
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“Valzer” di prefetti al Sud

Nel quadro di movimenti deciso dal Consiglio dei Ministri il prefetto Magno da Potenza trasferito a Bari, il prefetto Pagano da Bari a Napoli, il Prefetto Cafagna da Barletta a Taranto. Ecco chi sono.

Nel quadro del movimento dei prefetti deciso dal Consiglio dei ministri, cambiano anche quelli di Napoli, Bari e Taranto . A Napoli arriva Carmela Pagano, ora prefetto a Bari, al posto di Gerarda Pantalone, nominata capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione. Nel capoluogo pugliese, in sostituzione di Pagano, si insedierà Marilisa Magno, ora prefetto a Potenza.  A Taranto al posto di Guidato nominato prefetto di Vicenza arriva  Donato Cafagna, proveniente da Barletta


CdG prefetto Marilisa Magno,Nata a Napoli il 30 luglio 1954, la dottoressa Magno
ha cominciato la sua carriera nel 1982 presso la Prefettura di Cuneo. Tra i suoi numerosi incarichi ricoperti, per esempio nel 1994 ha fatto parte della nella struttura regionale di coordinamento in Campania per l’emergenza rifiuti, quale responsabile dell’ufficio contenzioso. È stata incaricata di diverse gestioni commissariali in comuni sciolti per infiltrazioni di tipo mafioso (Villaricca, Afragola, San Gennaro Vesuviano) e nel 2014 coordinatrice a Roma Capitale per la verifica di collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata.. È stata viceprefetto vicario della prefettura di Vibo Valentia e prefetto di Trapani.

Nuovo prefetto anche a Taranto dove arriva Donato Cafagna, 55 anni, barlettano, che prenderà il posto di Umberto Guidato, nominato Prefetto di Vicenza. Cafagna ha iniziato la carriera nel 1987, quando è stato assunto come vice consigliere in Prefettura a Bari. Nel 2002 è stato nominato viceprefetto, poi nel 2005 è stato commissario Iacp a Foggia e da aprile 2006 fino a fine 2011 è stato capo di Gabinetto della Prefettura di Bari. Dal 2011 al 2012 è stato capo di Gabinetto della Prefettura di Milano, per poi essere nominato nel novembre 2012 commissario per gli incendi di rifiuti nella Regione Campania, quindi si è occupato dell’emergenza nella “terra dei fuochi” a cavallo tra le province di Napoli e Caserta, dove ha avuto anche l’incarico di commissario straordinario della città degli scavi di Pompei. In Campania, pur non avendo poteri sostitutivi, Cafagna ha coordinato una mole di lavoro non indifferente coordinando migliaia di pattugliamenti, denominati “Action Days”, e raggiungendo una serie di importanti risultati in termini di denunce e arresti soprattutto in considerazione del fatto che le nuove norme prevedono l’arresto dei piromani. , per poi essere nominato commissario della Terra dei fuochi.

Il nuovo prefetto di Napoli Carmela Pagano calabrese, nativa di Amendolara – in provincia di Cosenza – 64 anni, vanta un curriculum prestigioso: laureata in Giurisprudenza all’Università «La Sapienza» di Roma, ha conseguito numerose specializzazioni. Entrata nell’Amministrazione dell’Interno nel 1979, ha prestato servizio presso la Prefettura di Roma fino al 1997, dove ha ricoperto gli incarichi di vice-capo di Gabinetto, capo della segreteria di Sicurezza, dirigente dei servizi «Ordine e sicurezza pubblica-Stampa e Cerimoniale». Dal 1997 al 1998 ha prestato servizio presso la Presidenza della Repubblica – nell’Ufficio Affari interni e Sovrintendenza per la Sicurezza con l’incarico di responsabile per i profili di sicurezza e di relazione con le autorità istituzionali locali, della preparazione degli impegni pubblici del Capo dello Stato, nonché dell’istruttoria delle udienze e delle onorificenze. Nominata Prefetto nel dicembre del 2004, dal 12 gennaio 2005 al 2 marzo 2008 Pagano è stata presidente del Collegio di direzione del Servizio di controllo interno, ufficio di diretta collaborazione del ministro. Dal marzo 2008 al gennaio 2010 ha ricoperto le funzioni di prefetto di Campobasso. Dal 12 gennaio 2010 al 9 gennaio 2012 ha retto la Prefettura di Taranto. Poi la nomina a Caserta e – dal giugno 2015 – l’incarico al vertice del Palazzo di Governo del capoluogo pugliese. “Un’altra grande esperienza – spiega ancora Paganodurante la quale non sono mancati momenti anche drammatici: penso alla tragedia ferroviaria tra Trani e Corato; un periodo – quello trascorso a Bari – che comunque ho dedicato con un impegno particolare per lavorare, in sinergia con le altre istituzioni locali, a cominciare dal Comune e dal sindaco, per affermare la legalità sul territorio”.

 

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