Una serie di “evidenze tecniche, non scalfite dai consulenti di parte, oltre a una serie di sms e mail” provano il furto, allo scopo di venderle, delle foto scattate nel 2010 alla festa per il 32esimo compleanno di Elisabetta Canalis nella villa comasca di George Clooney. Lo ha spiegato oggi, al termine della requisitoria il pm di Milano Grazia Colacicco, la quale ha chiesto che i blogger Gianluca Neri, Selvaggia Lucarelli e Guia Soncini, accusati di avere rubato segreti e immagini a personaggi dello spettacolo attraverso presunti accessi abusivi nei loro account di posta elettronica, vengano condannati, rispettivamente, Neri ad un anno e due mesi, la Lucarelli ad un anno, e la Soncini a dieci mesi di reclusione. Prima dell’udienza di oggi c’era stato un tentativo di trovare un accordo tra le parti: fallito l’accordo, il processo è ripreso fino alle richieste di condanna presentate dal pm
L’inchiesta era nata dalla denuncia di sottrazione di un set di immagini – scattate quasi 7 anni fa alla festa per i 32 anni dell’ex fidanzata di Clooney – presentata da Felice Rusconi, marito della showgirl Federica Fontana. Foto che, secondo l’accusa, sarebbero state sottratte in modo fraudolento per tentare di essere poi rivendute, alla cifra di 120 mila euro, al settimanale ‘Chi‘. Scatti rubati – questa è la tesi dell’accusa – violando un account di posta elettronica, ma mai pubblicati dal settimanale ’Chi’. “Non erano autorizzati“, ha detto in aula nelle scorse udienze il il direttore del settimanale Alfonso Signorini, che pure aveva fiutato lo “scoop incredibile” contenuto in quelle immagini. Secondo il pm, mentre Soncini era coinvolta “dal punto di vista morale, ma senza il dolo specifico“, sia Lucarelli che Neri hanno partecipato “attivamente” alla tentata vendita delle foto.
“Per quelle foto c’è stata una trattativa da diverse migliaia di euro – ha detto uno dei legali di parte civile, l’avvocato Marco Tullio Giordano – che è pienamente provata. Questo tipo di reati ha gravi conseguenze morali per chi le subisce. Le persone non sanno di essere sotto controllo. Canalis lo ha saputo solo nel 2012 e, in quel momento, ha potuto pensare di essere ancora controllata“. Ed è attraverso Twitter che Elisabetta Canalis commenta direttamente la vicenda: “Sperando che, affidandosi alla prescrizione, questi tre non la facciano franca come al solito...” . Secondo il pm, “tutti i reati sono stati provati” tranne la “detenzione e diffusione di codici di accesso” per Guia Soncini .
In particolare il ruolo di Neri conosciuto come ‘Macchianera’, noto blogger , che secondo Colacicco, è stato “predominante dal punto di vista tecnico, nonostante non ci sia la pistola fumante, ovvero la prova forense del suo accesso all’account di Federica Fontana“. Gli avvocati Marco Tullio Giordano e Giuseppe Vaciago, legali delle parti civili Federica Fontana ed Elisabetta Canalis, hanno chiesto una provvisionale di diecimila euro per il risarcimento dei danni. L’udienza è stata rinviata al 27 marzo per gli interventi delle difese.
“Preferisco non commentare la richiesta pena e attendere serenamente la sentenza – dice Selvaggia Lucarelli – mi limito a sottolineare che i cosiddetti ‘contatti’ con la persona che avrebbe curato la trattativa con il settimanale si limitano ad una sola telefonata, e che – come si vede anche nelle intercettazioni depositate dalla procura – in un sms specificavo chiaramente di non aver mai chiesto denaro”.