“Ferisce il modo con cui il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano riproponendo anche oggi dagli schermi televisivi la sua autocandidatura a segretario nazionale, definisca il Pd come il partito di banchieri e petrolieri piuttosto che una comunità politica appassionata e responsabile”. Lo ha detto Teresa Bellanova, viceministro allo Sviluppo economico, riferendosi alla intervista di Emiliano a Maria Latella su Sky.
“Una comunità politica – aggiunge la Bellanova – che è stata ed è la casa di migliaia di uomini e donne, militanti generosi, persone impegnate quotidianamente, attivisti instancabili nei circoli e sui territori, dirigenti responsabili, amministratori capaci, e che all’ultimo congresso ha indicato con numeri indiscutibili Matteo Renzi come segretario nazionale”. “Questo per ricordare a chiunque – afferma ancora – che l’attuale segreteria nazionale è il frutto non di un golpe interno o di carte truccate all’ultimo momento ma di un processo democratico che non può essere messo in discussione a meno di mettere in discussione la stessa esistenza del partito“.
“Ben venga allora la candidatura di Michele Emiliano come di chiunque altro disponibile a lavorare a tempo pieno – continua la Bellanova – per la qualità del presente e del futuro del Pd. Qui non è in gioco infatti la candidabilità di ognuno di noi, ma la cura di quello che ci tiene insieme e che ci ha permesso, in questi anni, di assumere una responsabilità enorme nei confronti del Paese“. “Anche per questo – conclude la Bellanova – un po’ più di appropriatezza nella scelta delle parole e di ponderatezza nei giudizi, umani e politici, non guasterebbe“.
A darle man forte è intervenuto anche Claudio De Vincenti, Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, che bacchetta “l’attivismo politico” del governatore e commenta “Tra interviste a destra e manca, su carta a radio e tv, post su Facebook e quant’altro, c’è da chiedersi quando Emiliano possa trovare il tempo per fare il lavoro per il quale è stato eletto, ovvero governare la Puglia. Eppure ne avrebbe di questioni serie da risolvere. Ne cito solo una, che ai suoi cittadini sta particolarmente a cuore: il deficit del bilancio sanitario, che durante la sua amministrazione è cresciuto a dismisura fino ai 150 milioni del 2016“.
Il Ministro del Mezzogiorno aggiunge : “E a proposito degli interessi dei cittadini pugliesi, mentre Emiliano è impegnato in una irresponsabile demagogia per propri scopi personali, il Governo pensa concretamente a tutelare i cittadini e i lavoratori di Taranto, mettendo il piano ambientale al primo posto per il futuro dello stabilimento siderurgico e garantendo risorse per le strutture sanitarie e il reddito dei lavoratori“.