Continua la nostra inchiesta sulla “centrale” delle truffe alle assicurazioni gestite a Taranto dalla famiglia Tortorella , specializzata, secondo gli inquirenti e la Procura di Taranto, a pianificare ed organizzare truffe studiate a tavolino alle principali compagnie assicurative, contando su una rete di avvocati, medici e testimoni falsi. Quello che i nostri lettori potranno scoprire dalla lettura dell’ordinanza che soltanto il CORRIERE DEL GIORNO in esclusiva ha pubblicato e pubblicherà a puntate per tutta la settimana, è che l’inchiesta nonostante una valanga di denunce depositate dalle compagnie assicurative è partita grazie ad una serie di lettere anonime, molto dettagliate, che lasciano intuire che il mittente conoscesse molto bene a fondo la struttura organizzativa dell’ associazione a delinquere assicurata alla giustizia dalla procura tarantina grazie all’eccellente lavoro investigativo svolto dalla Guardia di Finanza di Taranto in collaborazione con la Polizia Stradale.
ORDINANZA Gip 3a parteADalla lettura delle carte processuali emerge un’inquietante spaccato, con la famiglia Tortorella che si era specializzata nelle truffe alle assicurazioni coinvolgendo mogli, amanti, fidanzate e fidanzati (nella foto a destra Tortorella Tiziana ed il fidanzato Capuzzelli Cosimo detto Mimmo, anch’egli indagato ) , tutti desiderosi, senza alcuna vergogna.di fare la “bella vita“, vacanze a go-gò, autovetture lussuose, da esibire immancabilmente non solo in città ma anche sui social network.
Chiaramente il tutto a spese delle assicurazioni truffate. Ed a danno sopratutto della povera gente onesta che possiede autovetture immatricolate a Taranto, i quali proprio a causa di queste truffe assicurative , è costretta a pagare nel capoluogo jonico i premi assicurativi più alti d’ Italia per i propri automezzi. Come evidenzia il Gip dr. Tommasino, l’organizzazione criminale poteva contare sull’assistenza legale degli avvocati Luigi Lo Franco, Andrea Tagliente, Teresa Sanarica e Pietro Pastore, quest’ ultimo ex-consigliere e presidente del consiglio comunale durante la Giunta del Sindaco Di Bello, e figlio del Pastore arrestato in flagranza di reato, sempre dagli uomini della Guardia di Finanza, per le tangenti pagate a Maricommi Taranto.
ORDINANZA Gip 3a parte BCosì come da un approfondita analisi si evince che ormai questo genere di malaffare è diventato un vero e proprio “metodo di sopravvivenza” per molta gente. Un sistema per fare soldi a qualsiasi costo. In una città, dove la professionalità, imprenditorialità ed onestà sono qualità sempre più rare da reperire.
ORDINANZA Gip 4a parte
NOTA BENE: TUTTE LE PERSONE INCLUSE NELL’ORDINANZA DEL GIP DR. TOMMASINO DEL TRIBUNALE DI TARANTO NON SOTTOPOSTE AD ALCUN PROVVEDIMENTO DI DETENZIONE CAUTELARE , AL MOMENTO SONO ESCLUSIVAMENTE “PERSONE SOTTOPOSTE AD INDAGINI ” ( CIOE’ ISCRITTE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DELLA PROCURA DI TARANTO) E QUINDI AL MOMENTO NON SONO “IMPUTATI”
continua /2.