Questa mattina l’on. Ludovico Vico (Pd) ha depositato una interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Ambiente sollecitandolo ad intervenire sulla Regione Puglia, diversamente ad attivare i poteri sostitutivi per avviare le assunzioni all’ Arpa-Taranto. Nel luglio 2016 a seguito di un emendamento al Dl n.98 presentato dall’on. Vico e da tutti i deputati pugliesi del Pd, accolto dal Governo, vennero stanziati 7,5 milioni di euro ( 2,5 per il 2016 e 5 per il 2017), assegnandoli alla Regione Puglia, per potenziare il personale dell‘Arpa-Taranto al fine di consentire alla Agenzia maggiori possibilità di intervento ambientale, di monitoraggio e di indagine epidemiologica nell’area jonica.
A distanza di sette mesi, la Regione Puglia non ha avviato alcuna procedura. E’ noto che l’Agenzia è carente di personale per i compiti di istituto. Il personale effettivo e’ ai minimi termini quanto il personale a contratto a termine che attende le proroghe.Ma evidentemente il Governatore Emiliano è troppo “impegnato”… nel girovagare fra i salotti televisivi nella sua “promozione” personale, dimenticandosi di avere anche la delega sulla sanità pugliese
Questo il testo dell’ interrogazione:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE AL MINISTRO DELL’AMBIENTE
PER CONOSCERE
PREMESSO CHE:
“- Il decreto-legge 9 giugno 2016, n. 98, convertito, con modificazioni, con legge 1 agosto 2016, n. 151, concernente disposizioni urgenti per il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali del Gruppo ILVA, prevede al comma 8.2 ter che : “… la regione Puglia, valutata prioritariamente l’assegnazione temporanea di proprio personale, può autorizzare l’ARPA Puglia a procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato per un contingente strettamente necessario ad assicurare le attività di cui al presente comma, individuando preventivamente, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, le occorrenti risorse finanziarie da trasferire alla medesima Agenzia nel limite massimo di spesa pari a 2,5 milioni di euro per l’anno 2016 e a 5 milioni di euro a decorrere dal 2017. Le assunzioni sono effettuate in deroga alle sole facoltà assunzionali previste dalla legislazione vigente e previo espletamento delle procedure sulla mobilità del personale delle province, di cui all’articolo 1, commi 423 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, e successive modificazioni, attraverso procedure di selezione pubblica disciplinate con provvedimento della Regione Puglia”;
– Nell’ambito dello stesso provvedimento di legge viene individuata la: “… assoluta esigenza di assicurare le necessarie attività di vigilanza, controllo e monitoraggio e gli eventuali accertamenti tecnici riguardanti l’attuazione del Piano di cui al comma 8.1, potenziando a tal fine la funzionalità e l’efficienza dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Puglia”;
– Come è noto l’Arpa di Taranto, presenta evidenti criticità in particolare in relazione alla carenza di personale e con una pianta organica sottodimensionata pari al 50% rispetto a quanto previsto dalla stessa Regione Puglia;
– La Regione Puglia ad oggi nonostante le ripetute sollecitazioni istituzionali e provenienti anche dalle organizzazioni sindacali non ha ancora proceduto ad autorizzare Arpa Puglia all’assunzione di nuovo personale e neppure ha proceduto a reperire e trasferire le risorse finanziarie finalizzate alle le assunzioni in deroga come previsto dalla citata L. 151/2016;
– La conseguenza di tale ritardo è la perdita dei 2 milioni e 500 mila euro destinati dal citato decreto legge per il potenziamento del personale nell’anno 2016, e purtroppo con un immobilismo che caratterizza anche il 2017.
Si chiede pertanto di sapere quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di sollecitare la Regione Puglia a dare seguito a quanto previsto dalla citata normativa per l’incremento del personale in servizio presso Arpa Puglia e Arpa Taranto scongiurando la perdita delle risorse nonché ove perseverasse tale immobilismo a valutare l’opportunità di procedere alla individuazione di poteri sostitutivi con l’obiettivo di assicurare le ormai indispensabili assunzioni per il buon funzionamento dei suddetti organismi di controllo ambientale.”