MENU
22 Novembre 2024 09:09

Michele, il leader gregario

Il leader si riconosce dalla capacità di lanciarsi nel vuoto a momento debito, mettendo a repentaglio la sua stessa sopravvivenza. Il leader gregario, invece, si lancia solo se sotto vi sono i pompieri ben piazzati col loro telo e se sa che, comunque vada, avrà salva la pelle, un ruolo di rimpiazzo e un tozzo di pane.

di Onofrio Romano*

Nel catalogo del leaderismo, Emiliano occupa un posto tutto suo: la categoria bifronte del “leader gregario”. Una contraddizione in termini, certo. Il leader, se è tale, costruisce mondi nuovi. Il leader gregario (fifone, per gli amici) sgomita invece per porsi alla testa dei mondi già allestiti da altri. Il leader si riconosce dalla capacità di lanciarsi nel vuoto a momento debito, mettendo a repentaglio la sua stessa sopravvivenza. Il leader gregario, invece, si lancia solo se sotto vi sono i pompieri ben piazzati col loro telo e se sa che, comunque vada, avrà salva la pelle, un ruolo di rimpiazzo e un tozzo di pane.

Nel 2004, a Bari, il piatto era già pronto: la destra barese tramortita, l’inedita “Convenzione” a sinistra e il risveglio civico fomentato da Città Plurale. Solo allora, Emiliano ci si ficca (nel piatto). Dopodiché ha cominciato a raccontare in giro che aveva vinto lui e solo lui. Quando si è trattato di dare alla Primavera lo slancio definitivo, il Nostro era dall’altra parte della barricata. La sera del 16 gennaio 2005, alla notizia della vittoria di Vendola alle primarie del centrosinistra, tutto quello che seppe dire fu: “al comitato di Fitto staranno già festeggiando”.

Per tacere del 2010. “Sputatemi in un occhio se mi candido alla Regione”. Poi quando capisce che forse D’Alema ce la sta facendo a defenestrare Vendola, si mette subito a disposizione dei congiurati. Salvo ritirarsi nuovamente di fronte al popolo in subbuglio a difesa del governatore uscente. All’opposto dei De Magistris, Emiliano non si pone come il “puro” che sfida i poteri esistenti. Cerca di annetterseli, a manca e… a destra. I padri-padrini che incistano il territorio non sono ruggine da scrostare in nome del mutamento ma fidi alleati da allevare (una volta riconfezionati in una qualche lista civica) e all’occorrenza da ospitare in giunta come fornitori di allievi.

 Il leader gregario è sempre pronto a mettersi sotto l’ala della forza momentaneamente dominante. Ci ha provato anche con Renzi, venendone però ripetutamente respinto. Ora ci dice che il rignanese è colpevole di aver fatto il contrario di quanto il Pd aveva promesso agli elettori nel 2013. Vero. Ma questo ribaltamento era chiarissimo già tre anni fa, non vale segnalarlo solo ora che l’ex segretario è in disgrazia.
In ogni caso, il salto nel vuoto non gli riesce. Resta nel Pd e così rimprovera i residui scissionisti: “mancano tesi, strutture, organizzazione”. Tradotto: “non mi hanno preparato il piatto. Io dove mi ficco?”. Non è più aria, però. Questo tempo ha urgente bisogno di salti nel vuoto. Non di leader gregari.

 

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Due imprenditori lombardi indagati: erano pagati dall'intelligence russa per mappare Roma e Milano
Commissione europea, semaforo verde per Raffaele Fitto e Teresa Ribera: le nomine confermate nella notte
I pm De Pasquale e Spadaro condannati per "oggettiva gravità" dal tribunale di Brescia
Il nuovo codice della strada è in vigore. Dalle multe ai cellulari, ecco cosa cambia
Scoperta evasione milionaria a Bari: 29 indagati. Dentisti in nero, utilizzavano un software speciale per aggirare il fisco
In arrivo aria fredda sull'Italia e maltempo al nord
Cerca
Archivi
Rai, Gian Marco Chiocci confermato alla direzione del Tg1
Due imprenditori lombardi indagati: erano pagati dall'intelligence russa per mappare Roma e Milano
Commissione europea, semaforo verde per Raffaele Fitto e Teresa Ribera: le nomine confermate nella notte
I pm De Pasquale e Spadaro condannati per "oggettiva gravità" dal tribunale di Brescia
Il nuovo codice della strada è in vigore. Dalle multe ai cellulari, ecco cosa cambia

Cerca nel sito