TARANTO – Alcuni tra giocatori, tecnici e dirigenti del Taranto calcio, società che milita nel campionato di Lega Pro, durante l’allenamento presso il campo B dello stadio “Erasmo Iacovone”, sono stati minacciati con mazze e coltelli e quindi aggrediti a schiaffi, pugni e spintoni da un gruppo di circa 30 persone incappucciate. I calciatori maggiormente presi di mira Altobello, Maurantonio e Stendardo. L’ allenatore Ciullo ha provato a fermare i tifosi ed è stato colpito anche lui.
Sull’episodio indaga la Polizia di Stato, forza dell’ ordine competente per territorio immediatamente intervenuta sul posto. La società, attraverso una nota, “condanna fermamente tale forma di violenza” ed “esprime la propria vicinanza e solidarietà a tutti gli atleti, all’allenatore Salvatore Ciullo, allo staff tecnico ed ai dirigenti presenti“.
Dopo questi episodi di violenza, il Taranto va in ritiro in provincia per provare a ritrovare la calma e serenità e capire come possano cambiare alcune situazioni nei prossimi giorni . Successivamente saranno rese note anche le valutazioni che gli emissari dell’Associazione Italiana Calciatori adotteranno insieme ad alcuni calciatori rossoblu per valutare e decidere se rimanere o meno a disposizione o rescindere il contratto.
Il presidente della società calcistica Elisabetta Zelatore ha commentato ad un tv privata quanto accaduto nel pomeriggio allo Stadio “Iacovone“: “Condanniamo quest’spressione di contestazione violenta per le ultime prestazioni. Non è con la violenza che si risolvono i problemi. Bisognerebbe condannare tutti questi tipi di episodi ed esprimere le proprie considerazioni con mezzi leciti e non con forme inutili e dannose: così si crea un clima invivibile“. Con tutto il rispetto, forse la dirigenza dovrebbe farsi un esame di coscienza prima di parlare di clima invivibile. Fermo restando la ferma condanna a questi vigliacchi-delinquenti che non possono spacciarsi per tifosi. Delle persone con gli “attributi”, dei veri uomini, non coprono il volto con il cappuccio, ma ci mettono la faccia. Questa è pura “feccia”.
Solidarietà è stata manifestata ai giocatori del Taranto Calcio aggrediti dal presidente del comitato “Mafia e Sport” della Commissione Antimafia, Marco Di Lello (Pd) che ha dichiarato: “E’ un episodio che conferma il livello di esposizione del calcio italiano” annunciando che il comitato che presiede a breve convocherà la Procura e la Lega Pro per accertare quanto accaduto.
L’Assocalciatori potrebbe ora decidere il blocco dei campionati. A confermarlo alla Gazzetta dello Sport è stato oggi Umberto Calcagno vice-presidente dell’Associazione italiana calciatori,: “Stiamo andando a verificare di persona quanto accaduto – ha detto in un’intervista rilasciata a TuttoLegaPro -. Se fosse vero che l’ennesima aggressione è avvenuta addirittura con mazze e coltelli, significa che abbiamo superato ogni limite e che prenderemo le conseguenze del caso”. Rischio stop ai campionati? “Certamente. Parleremo con tutti i rappresentanti delle 60 squadre e con i vertici della Lega Pro. In base a quello decideremo. C’è bisogno di un gesto forte di tutto il sistema verso qualcosa che col sistema ha nulla a che fare, ossia i violenti. Perché bisogna tutelare i calciatori: non è possibile avere paura di essere picchiato o minacciato di morte se hai perso una partita. E’ una situazione ingovernabile, non si può immaginare che nel luogo di lavoro dei ragazzi vengano aggrediti in maniera così vile”.
E meno male che qualcuno ai vertici delle Forze dell’ Ordine in città sosteneva recentemente che Taranto è la città più sicura di Puglia ! Viene veramente voglia di chiedergli se ha capito finalmente in che città vive…