I riti religiosi tarantini che anticipano la Pasqua di resurrezione sono il racconto di un evento straordinario, i n cui esce fuori la vera essenza della popolazione tarantina che si riconosce nelle proprie tradizioni. Le processioni sono seguite da migliaia di persone, che seguono la processione passo dopo passo, riempiendo le strade e le piazze ed estraggono dai propri cuori i sentimenti religiosi e cattolici che purtroppo si manifestano solo in questa tradizione . Taranto si ferma perché dentro ogni tarantino è fortemente radicata la voglia di esserci, di partecipare al rito religioso, accanto agli altri.
Ogni anno questa tradizione si ripete puntualmente, ma per i tarantini ed i fedeli ogni processione è sempre come se fosse la prima a cui partecipano e che seguono-.
La processione dei “Perdoni” di Taranto è caratterizzata dai fedeli che a piedi scalzi che si muovono con piccoli passi silenziosi impercettibile, affiancandosi spalla a spalla. E’ questa l’immagine più autentica e caratteristica dei Riti della Settimana Santa tarantina, si sono conclusi questa mattina con il rientro delle statue nella Chiesa del Carmine.
I fedeli chiamati “Perdoni” (in dialetto tarantino: “le Perdúne”) sono coppie di confratelli che, a partire dal pomeriggio del Giovedì Santo, sono usciti ad intervalli dalla Chiesa del Carmine per effettuare il proprio cammino in pellegrinaggio verso le principali chiese del centro di Taranto e della città vecchia, all’interno delle quali vengono allestiti i “sepolcri“.
Sono incappucciati e il loro lento incedere a piedi nudi, chiamato in dialetto tarantina “nazzecata“, rappresenta e caratterizza l’intero cammino penitenziale della processione tarantina dei Misteri .
Quest’ anno abbiamo deciso di realizzare una galleria fotografica tratta dal social network Facebook che vale la pena di scorrere ed apprezzare. Eccola:
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Un particolare ringraziamento va ai nostri amico Fabio Natali e Gea Gaetani che ci hanno consentito di pubblicare le loro fotografie. Gli autori delle altre fotografie gentilmente possono scriverci (mail: redazione@cordelgiorno.it) o contattarci attraverso la nostra pagina Facebook ( clicca QUI ) e saremo ben felici di pubblicare il loro nome e credito fotografico.