Matteo Renzi durante il confronto tv su Sky con i candidati alla segreteria Pd
“A 15 anni in cameretta avevo il poster di Roberto Baggio, dei Duran Duran e di Bob Kennedy. Oggi se fossi un ragazzino sceglierei quello di Obama, che ha cambiato la storia di questo pianeta”. Il giorno dopo, durante una tappa del tour elettorale nel milanese, la confessione: “Se spegnete la telecamera ve lo dico… Ma quali Duran Duran, a 15 anni avevo il poster di Samantha Fox”
Un cronista di Nemo (Rai 2) ha seguito il senatore forzista Antonio Razzi nel suo viaggio diplomatico in Corea del Nord
“Kim vuole la pace: quindi sicuramente non scoppierà la guerra. Certo, la bomba atomica ce l’ha, questo ve lo posso dire, ma solo per difendere i suoi cittadini. Lui non la usa con altre persone…“
Pur di attaccare la giunta Raggi, Alessandra Moretti la consigliera Pd in Regione Veneto si fa prendere leggermente la mano… (Otto e Mezzo, La7)
“A Roma il fallimento della amministrazione è plastico. La città è in emergenza sanitaria. Ratti ovunque, è morto un bambino di due anni perché è stato morso da un topo, una turista è stata morsa da un ratto, un cinghiale ha attraversato la Cassia e un ragazzo in motorino è deceduto…“. (Per la cronaca, il “ragazzo” caduto in moto aveva 49 anni, il morso della turista è avvenuto a luglio, ed il bambino è vivo e fortunatamente sta benissimo)
Il colpo di scena su Beppe Grillo , leggendo l’ultimo rapporto di Reporters sans frontières sulla libertà di stampa (scrive Sebastiano Messina su Repubblica)
“Dopo aver ripetuto a ogni comizio che la sua era l’unica voce libera di cui ci si poteva fidare, dopo averci gridato che non bisogna credere ai giornali e alle Tv perché “l’Italia è in fondo alla classifica della libertà di stampa, dietro a Burkina Faso e Botswana”, Beppe Grillo c’è rimasto male, molto male, scoprendo che il nostro Paese è risalito di 25 posti nella classifica mondiale (prima ancora che i Cinquestelle siano andati al potere) e soprattutto leggendo che secondo l’organizzazione che compila la lista, Reporters Sans Frontieres, una delle minacce alla libertà di stampa in Italia viene proprio da lui…”
Di colpo, tutti sul carro di Macron, il vincitore del primo turno. Si parte con Renato Brunetta capogruppo di Forza Italia alla Camera
“Macron è un socialista che ha lasciato la sinistra per collocarsi al centro con grande intelligenza, è un lib-lab come lo sono io“.
Intervistata dal Corriere della Sera , Marina Berlusconi parla di un grande rivoluzionario italiano …
“Mio padre è ancora e sempre un punto di equilibrio centrale nello scenario politico, resta dopo così tanti anni un grande protagonista positivo, con la sua esperienza e la sua lungimiranza. Se togliessimo la figura di Silvio Berlusconi dagli ultimi trent’anni di storia, avremmo un’Italia incommensurabilmente meno libera. Meno libera di scegliere, di intraprendere, di pensare con la propria testa senza chiedere la testa altrui. A mio parere questa è la sua più grande rivoluzione“
Condannato in via definitiva per peculato, già salvato dalla decadenza grazie al voto dei colleghi di Palazzo Madama, il senatore forzista Augusto Minzolini presenta le proprie dimissioni e si paragona a Gesù Cristo
“Ringrazio chi ha votato a favore, anche se per ragioni diverse. C’è chi lo ha fatto come il M5S per rispetto, dicono, della legalità, in ossequio al principio per cui la legge va applicata sempre in un senso senza tenere conto dei casi specifici. Un comportamento, restando al processo di Cristo, che ricorda quello di Pilato“
Re dei voltagabbana? Quando mai, il senatore Francesco Campanella si racconta a Repubblica
Senatore Campanella, lei ogni anno cambia partito: M5S, Tsipras, ora Sinistra italiana. Perché? “Domandona! Io sono coerente, è che i partiti si comportano in modo diverso da quello che dichiarano. (…) Nasco nei Ds, da cui uscii per passare in Rifondazione comunista, poi sono stato dieci anni senza tessera, quindi ho militato nei Cinquestelle (poi L’Altra Europa con Tsipras e infine Sinistra Italiana, ndr). Adesso forse busserò al Mdp di Bersani. Ho buoni rapporti con tutti...”
Maurizio Gasparri il vice presidente del Senato non deve aver preso bene una battuta di Enrico Mentana, e su Twitter si scatena
“#MaratonaMentana è spazzatura, senza voler offendere la spazzatura”, “solo i fessi la guardano, i giusti sono sulla partita di Messi”, “#MaratonaMentana discarica”, “Mantana patetico”, “flop di ascolti, pochi poracci alla visione, un fallimento”