ROMA – All’alba di questa mattina poliziotti della squadra mobile di Roma e i finanzieri del nucleo speciale di polizia tributaria del Comando Provinciale hanno sequestrato Assunta Madre, il ristorante dei vip , suggestiva location in via Giulia nel cuore del centro storico della Capitale, a due passi dalla sede della Direzione nazionale antimafia.
Johnny all’anagrafe Gianni Micalusi il proprietario del ristorante Assunta Madre è stato arrestato all’alba assieme ai figli, ad Adriano Nicolini, direttore di una filiale romana della Banca del Fucino, ed il commercialista Luciano Bozzi. La direzione distrettuale antimafia coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino li accusa di aver intestato fittiziamente alcuni beni – ora sequestrati, proprio come il locale – riciclaggio e autoriciclaggio di denaro di provenienza illecita.
Amico di personaggi della Banda della Magliana Micalusi, 55enne imprenditore ittico originario di Terracina che negli ultimi anni ha portato il suo ristorante anche a Milano, a Londra e Barcellona, è tornato alle origini. Infatti nel 2002, parlava al telefono di assegni con Enrico Terribile, uno dei volti noti della Magliana. Assolto, per poi finire di nuovo indagato. Ne 2007 si era visto sequestrare il patrimonio dalle Fiamme gialle nell’ambito di un’indagine per associazione a delinquere di stampo mafioso, usura e attività finanziaria abusiva. Nel 2014, Micalusi finisce di nuovo nel mirino della procura di Roma : riciclaggio. A poche ore dall’apertura di un nuovo ristorante della catena “Assunta Madre” a Montecarlo, torna in carcere con la nuova inchiesta della Dda di roma sugli affari illeciti che gravitavano introno al noto ristorante via Giulia.
Il ristorante Assunta Madre è finito spesso sui giornali a colpi di intercettazioni. Le cimici, hanno intercettato, nel ristorante il camorrista Michele Senese “‘O Pazzo” considerato uno dei pezzi da novanta della criminalità romana. Presenze fisse anche i figli di Enrico Nicoletti, l’ex cassiere della Magliana. Sempre da Assunta Madre vengono captate anche le conversazioni tra Alberto Dell’Utri e Vincenzo Mancuso sul possibile soggiorno del fratello Marcello Dell’ Utri , l’ex senatore di Forza Italia, padre fondatore di Publitalia, la concessionaria pubblicitaria delle tv di Berlusconi , in attesa della sentenza della Cassazione sulla condanna per concorso esterno in associazione mafiosa.
Le ultime pubblicate su Instagram sono quelle in compagnia di Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli, e Vincenzo Montella, allenatore del Milan. Ma la lista vip è sterminata e tocca spesso la politica: nel 2014 Beppe Grillo, “padre” e garante del M5S, lo sceglie per una delle sue trasferte romane e si aggiunge così a un elenco che democraticamente comprende Gianni Letta, Massimo D’Alema, Fausto Bertinotti, Gianni Alemanno e Denis Verdini.
Non mancano le showgirl (o presunte tali). Infatti nel ristorante di via Giulia, aveva cenato due anni fa Patrizia Bonetti la fidanzata di Stefano Ricucci, l’odontotecnico con il pallino per la finanza. prima di finire in ospedale e denunciare di essere stata picchiata dal compagno, che è attualmente in carcere
Le indagini hanno permesso di accertare come Johnny Micalusi, grazie alla collaborazione dei propri figli, utilizzati quali “teste di legno”, nonchè da professionisti che hanno garantito l’apporto tecnico necessario per realizzare un’articolata rete societaria, sia riuscito formalmente a non apparire quale titolare delle attività, sottraendo, in questo modo, parte delle proprie disponibilità economiche all’applicazione di provvedimenti di sequestro. In particolare proprio il timore di ulteriori provvedimenti ablativi di prevenzione, ha indotto il Micalusi a creare innumerevoli società occultando la propria persona dietro una rigorosa intestazione fittizia delle quote sociali, di denaro e di beni immobili, in favore di familiari e di terzi di fiducia, quali i figli Francesco Micalusi e Lorenzo Micalusi , Vito Francesco Genovese che figura come amministratore delle società del Micalusi, essendo lui in realtà l’effettivo titolare e nel contempo ricoprendo di fatto la carica di amministratore di società a lui riconducibili, avvalendosi del contributo causale del commercialista Luciano Bozzi , il quale partecipava “tecnicamente” alla pianificazione delle operazioni societarie nonché alla loro esecuzione.
L´attività illecita cui l´imprenditore Johnny Micalusi è ricorso in questi ultimi anni è stata estremamente redditizia, consentendogli importanti investimenti immobiliari ed imprenditoriali, nonché permettendogli anche un´espansione oltre che in Italia, con l´apertura del ristorante Assunta Madre a Milano, anche all´estero, con l´avviamento di un ristorante a Londra e, successivamente, a Barcellona, pianificando ulteriori espansioni commerciali in Europa. Significativo in tal senso il contenuto di alcune intercettazioni del Micalusi, da cui si evince che il successivo passo sarebbe stato: “…fare un´operazione a Montecarlo seria e importante..“. Gli accertamenti bancari effettuati dai militari del Gruppo Investigativo Antiriciclaggio sui conti correnti della rete delle società e dei prestanome, hanno permesso di ricostruire i flussi finanziari, rilevando come i proventi illeciti siano stati riciclati in attività imprenditoriali ed immobiliari.
IL COMUNICATO DELLA QUESTURA DI ROMA
Dalle prime luci dell’alba, personale della Squadra Mobile della Questura di Roma e dei Finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma stanno eseguendo l’ordinanza applicativa di misure cautelari personali ed il decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della locale D.D.A., a carico di:
1. MICALUSI Gianni, detto “Johnny”, nato a Terracina (LT) il 30.09.1964;
2. NICOLINI Adriano, nato a Roma il 31.05.1979;
entrambi destinatari di custodia cautelare in carcere;
3. GENOVESE Vito Francesco, nato a Spezzano Albanese (CS) il 28.08.1947;
4. BOZZI Luciano, nato a Roma il 09.05.1967;
5. MICALUSI Francesco, nato a Latina il 24.08.1990;
6. MICALUSI Lorenzo, nato a Roma il 10.09.1992;
destinatari della misura degli arresti domiciliari;
Tutti ritenuti responsabili dei reati di intestazione fittizia di beni, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro di provenienza illecita. È stato ulteriormente disposto ed eseguito, nei confronti degli indagati, il sequestro preventivo dei seguenti beni: quote sociali e complesso aziendale delle società:
• ASSUNTA MADRE s.r.l. ristorante, con sede a Roma in via Giulia 14;
• METRO FISH s.r.l. società di commercio all’ingrosso e dettaglio di prodotti ittici, con sede a Roma in Marmorata 67;
• CENTRO ITTICO LAZIALE s.r.l. società di commercio all’ingrosso e dettaglio di prodotti ittici, con sede a Roma in via Marmorata 69;
• PAPA GIULIO s.r.l. società di gestione e conduzione di esercizi pubblici e di ristorazione, con sede a Roma in via S. Eligio 19;
nonchè conti correnti bancari:
• intestato a MICALUSI Francesco (acceso c/o la Banca del Fucino);
• intestato a MICALUSI Lorenzo (acceso c/o la Banca del Fucino);
• intestato a GENOVESE Vito Francesco (acceso c/o la Banca del Fucino);
unità immobiliari:
• ubicata a Roma in via San Alberto Magno 3, formalmente intestata a MICALUSI Francesco dal 20.01.2014 (ma riconducibile al padre MICALUSI Gianni);
• ubicata a Terracina (LT) in via Vecchia San Francesco 62, formalmente intestata a MICALUSI Lorenzo dal 17.03.2016 (riconducibile al padre MICALUSI Gianni).