di Antonello de Gennaro
ROMA – Aspettando di poter festeggiare la parola proibita, la Juventus ha vinto la Coppa Italia 2017. E trionfano loro, sempre loro, sul campo. Fino alla fine. Dopo la Coppa Italia del 2015 e quella del 2016, è arrivata quella di ieri sera per la terza volta consecutivamente. Mister Allegri ed i giocatori bianconeri stanno riscrivendo la storia del calcio in Italia, aggiudicandosi un torneo che già era contrassegnato dal marchio bianconero nell’albo d’oro: 12 vittorie, più di chiunque altra società, con il tris di vittorie consecutive che costituiscono un primato assoluto nel calcio in Italia.
Lo stadio Olimpico, ha visto ieri la Juventus prevalere sul campo per 2-0 contro la Lazio in una partita esemplare per la correttezza, il fair play, ma anche per la qualità delle giocate da ambo le formazioni in campo, senza dimenticare le rispettive tifoserie che hanno sostenuto sino all’ultimo secondo di gioco le proprie squadre con amore e con correttezza. . La Juventus ha vinto grazie ai due tra i più forti terzini al mondo, se non i più forti, vincendo una finale da grandissima anche se non aveva a disposizione i centrocampisti Pjanic (squalificato) e Khedira rimpiazzati dall’ottimo Marchisio che ha gestito il centrocampo sorretto dal grintoso Rincon che hanno dimostrato una fisicità debordante (siamo quasi alla fine del campionato…)
La prima vittoria di una stagione che potrebbe diventare leggendaria per i cuori bianconeri, in campo e sugli spalti, è stata confezionata nei primi 45 minuti di gioco grazie ai gol di Dani Alves al 12’ e Bonucci al 25’. Il gol dell’1-0 è nato da un intesa perfetta tutta brasiliana da Alex Sandro a Dani Alves ancora una volta implacabile sotto rete: un goal al volo, probabilmente meno spettacolare ma più importante di quello realizzato in semifinale di Champions Leaugue contro al Monaco. Per Dani Alves due goals in campionato e altri due in Champions, mancava quello in Coppa Italia che è arrivato .
Non è casuale che proprio in questa fase della stagione, il brasiliano sia diventato incontenibile con Barzagli a coprirgli le spalle e Cuadrado ad aspettare in panchina. Un altra mossa azzeccata da Allegri e dal vice e tattico Landucci. Una Juve che torna dominatrice assoluta in Italia (e non solo) come ci ha abituato a vedere sui vari campi di calcio: tra i due gol della banda Allegri è stata un’autentica pioggia di palle gol bianconere, che solo l’istinto di Strakosha riescono a neutralizzare, togliendo a Dybala ed Higuain la gioia del goals, con due prodezze d’istinto effettuate con i piedi.
La Juve di Allegri è una squadra bellissima da vedere, ricca di tecnica, agonismo, con giocatori dalla qualità assoluta e di formidabile esperienza. Come è possibile per chi ama il calcio come sport, non esaltarsi davanti a quel tunnel di incredibile precisione effettuato da Dani Alves ad un’incredulo Lulic ? Queste prodezze tecniche solitamente irritano qualsiasi avversario, ma la danza del brasiliano sul campo a contatto con il pallone non era una provocazione ma ricercata per creare un pericolo reale che si è rivelato tale.
E’ questa una Juve che può fare la “storia”, vincendo unica squadra nel calcio italiano a vincere tre coppe Italia di seguito, apprestandosi a portare a casa un altro record: 6 campionati vinti di seguito. Una Juventus dei colpi di classe dei propri giocatori nonostante qualche calo di tensione nel corso della stagione. Ed ora il popolo e la squadra bianconera attende l’evento clou di una stagione pressochè perfetta: Cardiff.