ROMA – Un lungo piano sequenza, a camera bassa, l’obiettivo puntato sull’asfalto divelto, poi tra le macchine saltate in aria, le ambulanze, nel via vai delle forze dell’ordine, sui visi sconvolti di chi ha provato a portare soccorso: la troupe di H24 arrivò quaranta minuti dopo l’esplosione sull’autostrada, allo svincolo di Capaci, nel pomeriggio del 23 maggio del 1992. Oggi quelle immagini (alcune mai viste prima) restituiscono tutta la violenza e lo sgomento di allora e sono parte integrante del docufilm “Falcone e gli altri”, firmato da Attilio Bolzoni, scritto da Salvo Palazzolo ed Emilio Fabio Torsello e realizzato dal quotidiano La Repubblica in collaborazione con 42° Parallelo.
A parlare, i protagonisti di allora: la vedova del caposcorta Antonio Montinaro, la signora Tina, Angelo Corbo, il più giovane agente sopravvissuto alla strage. E Antonino Caponnetto, il capo del pool antimafia di Palermo, in un video inedito registrato nel luglio di quell’anno, dopo la morte di Paolo Borsellino e degli uomini chiamati a proteggerlo, in via D’Amelio