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21 Novembre 2024 16:03

Le intercettazioni telefoniche che hanno mandato in carcere Fabrizio Pomes ed il boss mafioso Orlando D’ Oronzo | 4a parte

(….omissis……pag. 227)  Sebbene nei giorni successivi non si siano registrate altre conversazioni telefoniche in merito, deve ritenersi che gli stessi si mantenevano in contatto tramite Skype (sistema di comunicazione non facilmente intercettabile e quindi prescelto e preferito dal D’ORONZO quando ne era possibile l’utilizzo) , tanto che in una conversazione intercorsa alle ore 16.34 del 17.8.2012 (progressivo nr. 908 Rit. 763/12 – All. 317) DI CARLO Angelo informava il D’ORONZO che quella mattina era andato a presentare la busta per la gara della cooperativa, spiegando che subito dopo di lui erano arrivati anche gli incaricati delle cooperative ARCA ed ANCORA e che per il successivo lunedì era prevista l’apertura delle varie buste.

Nell’ occasione il DI CARLO accennava che la gara era attinente “la tutela e la gestione per i beni del patrimonio là….del Comune” per poi, a richiesta del D’ORONZO  (“bene…bene..del Comune…e quanto è, due mesi la richiesta di questo lavoro no ?“) spiegare “no….no….questo lavoro dura quattro anni, soltanto che….e poi bisogna fare….bisogna assorbire il vecchio personale”  e più avanti precisare che in precedenza il lavoro era affidato alla cooperativa ARCA.

Alle ore 12.50 del 20.8.2012  (progressiva nr. 961 Rit. 763/12 – All. 318 ) DI CARLO Angelo contattava  D’ORONZO Orlando , e nel riferire di volergli comunicare una buona notizia, confermava che si erano aggiudicati la gara e gli passava POMES Vincenzo Fabrizio che subito commentava “oh ! La prima pietra l’abbiamo messa eh !” per poi alla domanda del D’ORONZO che chiedeva quale fosse stata reazione degli altri partecipanti, aggiungere “madonna ! No, nah ora la fai raccontare….che Angelo è stato là, che io ho fatto la delega a lui, così evito di…di farmi vedere io, hai capito ?“. Frase questa che dimostra in modo lampante come il POMES fosse consapevole dell’imbarazzante connubio da lui contratto con il D’ORONZO ed il suo clan.

Dal prosieguo della conversazione emergeva, quindi, che all’esito dell’apertura delle buste, l’offerta della cooperativa FALANTO era risultata quella con il massimo ribasso. In particolare il  DI CARLO riferendosi all’obbligo di assorbire i precedenti dipendenti – commentava “hanno detto che questi qua sono trentacinque teste calde, quando verranno gli operai…” al che il D’ORONZO chiedendo spiegazioni suggeriva ” e tu digli che…a chi è intestata la cooperativa e poi vediamo son teste calde, hai capito ?….digli: “ma tu hai capito chi è questa cooperativa ?””

Come al solito le frasi del D’ORONZO pesano come pietre. Nessun dubbio ancora una volta sul metodo mafioso dallo stesso abitudinariamente praticato per risolvere ogni e qualsivoglia problema. Sarebbe bastato pronunciare il suo nome per risolvere (ovviamente a suo vantaggio) ogni eventuale problema creato dal vecchio personale da assorbire perchè il nome del D’ORONZO  a Taranto è talmente noto per i suoi trascorsi e per le sue capacità criminali da essere bastevole pronunciarlo per creare quel clima intimidatorio grazie al quale la stessa associazione da lui diretta trae linfa vitale.

Di rilievo ed a conferma da quanto detto dal D’ORONZO nel corso della conversazione con il POMES dell’ 11.8.2012 , apparivano le conversazioni registrate nelle ore successive in cui D’ORONZO si premurava di informare di informare della situazione DE VITIS Nicola (ore 16.00 del 20.8.2012 progressiva nr. 965. Rit. 763 – ALL. 319 ) e DIODATO Gaetano ( ore 02.09 del 21.8.2012 progressiva nr. 984 Rit. 763/12 – ALL. 321) : conversazioni da cui emergeva chiaramente il diretto interesse dei predetti nella gestione della cooperativa.

Dalle annotazioni di P.G. in atti emergeva, poi, che nei giorni successivi, in più occasioni e su incarico del D’ORONZO, DE VITIS Nicola (che dal 13 al 27 luglio 2012 beneficiava di un permesso) si recava presso il Centro Sportivo Magna Grecia proprio per incontrare POMES Vincenzo Fabrizio per questioni attinenti la gestione della cooperativa, mentre dopo la partenza del DE VITIS di tali incontri veniva incaricato il braccio destro di quest’ultimo, LATTARULO Francesco.

Il POMES, peraltro, come emerso dalla sopra richiamata dalla sopra richiamata conversazione, di cui alle progressive nr. 4122 e 4123 delle ore 22.32 – ALL. 9 e delle ore 22.43 – ALL. 10 dell’ 11.8.2012 dec. 1202/11, nella giornata del 21.8.2012 si recava presso l’abitazione di DIODATO Gaetano, come come da questi riferito a D’ORONZO Orlando nella conversazione registrata alle ore 00.25 del 22.8.2012 (progressiva nr. 1012 Rit. 763/12 – ALL. 322 ).

Il ruolo svolto dal POMES nella controversia con il Comune in ordine alla prosecuzione sine titulo della gestione emergeva anche dalla conversione registrata alle ore 14.54 del 23.8.2012 (progressiva nr. 8424 Rit. 827/12 – ALL. 367) allorchè il DE VITIS, nel raccontare di essere andato al Centro Sportivo Magna Grecia (che esplicitamente non nominava) e di aver incontrato sia DI CARLO Angelo che BRUNETTI Raffaele, raccontava al D’ORONZO “..…niente stamattina, hai capito stanno facendo quelli ? …io ho sospetti su quelli io….al cornuto di….. i Fantozzi  (soprannome coniato per riferirsi ad ERBANTE Antonio, fratello di Nicola) ……….quello lo sai perchè ? Che volevano fare a mettere i sigilli come l’altra volta….mi mandarono la lettera….ti ricordi ? E  Fabri (POMES Fabrizio) fece…fece fare una cosa di niente no…che erano andati i vigili…i Vigili Urbani…

Alla domanda del D’ORONZOdov’è che sono andati i Vigili Urbani ?” sempre senza citare espressamente il centro sportivo, il DE VITIS precisava “là, stamattina sono andati…” per poi aggiungere “eh…però poi fa fatto il (inc)….Fabri poi deve far sapere…come l’altra volta che fecero la lettera, no ?

Nell’occasione peraltro il DE VITIS  accennava  anche ad un chiarimento avuto con DI CARLO Angelo che aveva avanzato delle lamentele proprio in relazione alla circostanza che, a seguito dell’assegnazione della gara avrebbero dovuto assorbire i dipendenti della cooperativa precedentemente incaricata.

Alla gara in parola, si accennava anche nella conversazione registrata alle ore 17.20 del 30.08.2012 (progressiva nr. 1313 – Rif. 763/12  – ALL. 329 ) allorchè il   D’ORONZO  riferiva a DIODATO Gaetano di un incontro avuto proprio quel giorno con POMES Fabrizio che si era appositamente recato a Muro Leccese (LE) ove il D’ORONZO era stato autorizzato a recarsi in occasione della nascita del nipotino.

Nell’occasione peraltro il D’ORONZO  riferiva di aver fatto presente al POMES che avrebbe dovuto considerare anche l’ interlocutore (ossia il DIODATO ) tra gli “interessati” alla cooperativa; infatti precisava “ho detto a…ho detto all’amico mio…ho detto che tu…stai pure in mezzo a questa situazione….hai capito ?….pure che non stavi prima stai dopo…stai in mezzo…e lui mi ha detto, ha detto no la verità ho parlato ha detto “il ragazzo si distingue da tanti altri” ...” riferendo quindi al DIODATO dell’apprezzamento espresso dal POMES sulle sue capacità.

In proposito alla gara menzionata nelle sopra richiamate conversazioni, gli accertamenti operati dalla P.G. (Polizia Giudiziaria – n.d.r CdG )  hanno permesso di  verificare che con Determina nr. 215 dell’ 8.87.2012 della Direzione Patrimonio del Comune di Taranto era stata indetta una gara per l’affidamento di “servizi pulizia aree demaniali e manutenzione patrimonio comunale” con invito rivolto alle cooperative di tipo “B” operanti nella provincia di Taranto, tra cui appunto la “FALANTO SERVIZI” ( ALL. 825) come rilevabile dalla Determina nr . 290 del 06.11.2012 della Direzione Patrimonio del Comune di Taranto , nonostante all’atto di apertura delle buste (in data 20.8.20121) la “FALANTO SERVIZI” si fosse provvisoriamente aggiudicata la gara, all’esito della verifica delle offerte e visto il rigetto delle giustificazioni offerte dalla predetta cooperativa, si era poi proceduto ad una provvisoria assegnazione e, quindi, ad una assegnazione definitiva della gara alla cooperativa “ARCA a.r.l. ” ( ALL. 824)

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