ROMA – Senza i soldi, o meglio la sponsorizzazione di Enel, il presidente della New Basket Brindisi, la società sportiva che ha raggiunto tante soddisfazioni per i tifosi ed appassionati del basket e la città di Brindisi in questi anni, Nando Marino e soci valuteranno seriamente, seppure a malincuore l’ipotesi di vendere il titolo.
Quello che fa preoccupare maggiormente i dirigenti sportivi brindisini è la ritardata manifestazione di interesse sul rinnovo del contratto di sponsorizzazione da parte della società elettrica ENEL, sponsor principale della New Basket Brindisi. Ma desta più di qualche perplessità anche la la questione relativa al necessario ampliamento del palazzetto dello sport brindisino.
Infatti una parte della sponsorizzazione che la società presieduta da Nando Marino richiede all’ENEL, che non avrebbe alcuna difficoltà economica a stanziare, grazie ai propri utili di bilancio, diventerebbe utile e necessaria anche per costruire un un nuovo palazzetto dello sport polifunzionale, per aiuterebbe il movimento del basket e la città di Brindisi, ed è questo nel rinnovo del contratto di sponsorizzazione con ENEL il punto più difficile principale da superare per continuare a gestire una società di basket in serie A. La questione di un nuovo palasport è quindi strettamente collegata al rinnovo col colosso energetico.
I soci della New Basket Brindisi, grazie al sostegno di un importante contratto di sponsorizzazione da parte di ENEL per tre anni, potrebbero reperire altri imprenditori per edificare un palazzetto dello sport a spese del privato senza utilizzare i soldi “pubblici” che potrebbe costituire un fiore all’occhiello per la città di brindisi e la Puglia intera. Nando Marino infatti ha già reso noto che se il contratto con ENEL venisse rinnovato allo stesso importo che è stato sinora stanziato, potrebbe investire parte della somma per il palasport nuovo.
Nando Marino ha spiegato molto chiaramente il suo punto di vista, delle possibile soluzioni e non poche perplessità sul progetto di ristrutturazione dell’attuale palazzetto dello sport brindisino presentato dal Comune , che prevede delle opere che interessano il lato lungo del palazzetto riducendone la fruibilità e quindi gli incassi. “Se vanno a ristrutturare il lato lungo del palazzetto, per il consolidamento del resto dell’impianto, ci sarebbero volute cifre allucinanti. I tecnici del Comune di Brindisi hanno dimostra ancora una volta di non sapere di cosa si stessero occupando. Come sarebbe mai stato possibile ipotizzabile di poter attirare imprenditori disponibili ad investire 4 milioni di euro per una struttura ormai obsoleta e decrepita ? Un imprenditore – ha aggiunto Marino – che ragiona sul rapporto investimento-profitto non avrebbe mai alcun interesse ad un’idea del genere. Un imprenditore sano e lungimirante – ha concluso il presidente della New Basket Brindisi – sarebbe maggiore interessato invece ad un nuovo progetto realizzando un palaeventi da 5000-6000 posti, all’interno del quale poter organizzare eventi teatrali, concerti, fiere e manifestazioni per il bene della città e quindi non solo dello sport”.
Individuare un sito a Brindisi sul quale edificare un nuovo impianto , va detto, non è abbastanza semplice, in quanto sarebbero necessari degli eventuali espropri da attuare. Ma anche su questo ostacolo Nando Marino manifesta fiducia: Effettuare un esproprio si realizza e porta a termine in quattro mesi, è un atto amministrativo – spiega il presidente della NBB – ed in ogni caso sostengo che l’unica via concreta logica e realizzabile sarebbe la realizzazione di un nuovo palaeventi. Non sono un tecnico, lo ribadisco, ed in ogni caso non è un mio compito trovare una soluzione. In ogni caso vi è un indirizzo politico-amministrativo che il nuovo commissario prefettizio Santi Giuffrè dovrà comunque tenere in considerazione, cioè quello di creare una nuova struttura per il basket di alto livello, altrimenti il rischio che questo sport vada via da Brindisi è molto serio e concreto”.
Il basket a Brindisi è una realtà che tutta la Puglia vuole tenersi stretta e se i soci della New Basket Brindisi, in mancanza di risposte serie e concrete da parte di ENEL dovessero vendere il titolo, sarebbe una sconfitta per lo sport, per Brindisi ma anche per tutta la Puglia. La società brindisina ha necessità di poter contare sua una stabilità finanziaria , sia per la costruzione di una squadra competitiva che per la realizzazione di un impianto di livello .
La palla ora è nelle mani dei vertici ENEL. A loro il canestro vincente ( o perdente ?) .