ROMA – Non avete pagato la multa ? Dal 1° luglio sarà sempre di più un rischio, , infatti, tra poche settimane scatterà la possibilità di pignoramento del conto corrente di chi non ha pagato a cui seguirà il prelievo diretto dal conto della somma da saldare. E tutto ciò senza alcuna autorizzazione del giudice. In pratica, il Fisco, potrà muoversi senza questo delicato passaggio e potrà quindi accedere direttamente nei conti di contribuenti e imprese. Quello della multa è soltanto un esempio, il nuovo corso arriva infatti a tutte le cartelle non pagate.
Tra queste ci sono, per fare qualche esempio, quelle dei contributi Inps, i bolli auto mai saldati o le tante tasse ancora da versare. Secondo le associazioni di consumatori che sonoo sul piede di guerra, la novità riguarderà decine di migliaia di soggetti. Per Elio Lannutti invece, “siamo soltanto di fronte a un netto peggioramento delle garanzie dei contribuenti difronte ai Dracula del Fisco”.
Il nuovo meccanismo è conseguente alla chiusura di Equitalia, decisa l’anno scorso dall’ex-premier Matteo Renzi . Ma in realtà Equitalia non verrà «smantellata» ma dal 1° luglio confluirà nell’ Agenzia delle Entrate che diventerà anche riscossore. Questo meccanismo consentirà ad Equitalia di attingere dalle varie banche dati accessibili dal Fisco e di poter quindi vedere e prelevare anche le somme sui conti correnti del contribuente. Agenzia delle Entrate conseguentemente potrà decidere di pignorare il conto più sostanzioso, cioè liquido, mente sinora Equitalia poteva solo accedere alle informazioni sul numero di conti correnti intestati al contribuente e quindi li pignorava tutti per arrivare al suo obiettivo .
L’accesso alle banche dati, che sinora veniva garantito soltanto all’ Agenzia delle Entrate, darà un’accelerata a tutta la procedura di riscossione rappresentando una svolta sostanziale . Chiaramente il procedimento di “incasso” non sarà automatico. Il contribuente innanzitutto riceverà avvisi e solleciti di pagamento. Dopodiché avrà a sua disposizione 60 giorni di tempo per mettersi in regola. E come ? Pagando tutto subito, oppure chiedendo la rateizzazione dell’importo dovuto, oppure opporti depositando un ricorso.
Trascorsi i 60 giorni in mancanza di almeno uno di questi passaggi la nuova Equitalia avvierà il recupero coattivo che potrà avvalersi anche nel pignoramento del conto corrente. “La norma sui pignoramenti senza ricorso al giudice è in vigore già dal 2005″ ricordano da Equitalia che indica come ultima ratio il pignoramento. Grazie all’integrazione tra Equitalia ed Agenzia delle Entrate, i pignoramenti saranno “mirati” e limitati al minimo. Vale a dire che, nel caso di più conti correnti, il Fisco punterà solo a quello che consente di soddisfare gli importi contestati.