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21 Novembre 2024 18:00

Il Grande oriente d’ Italia festeggia a Roma i suoi trecento anni

Il convegno si è concentrato sul 700, periodo della creazione dell’ordine Massonico, dalle sue basi giudaico-precristiane, alle prime persecuzioni dell’ordine negli anni ’40 del settecento , presto divenuti una costante storica italiana , alla suddivisione tra Logge attive e Logge filosofiche, terminato in un assorbimento prolungato ma temporaneo, come la storia ci insegna,  nei moti Carbonari.

di Paolo Campanelli

ROMA – Si è tenuto nei giorni scorsi a Roma un evento organizzato dal  GOI- Grande Oriente d’Italia in occasione del trecentesimo anniversario della nascita ufficiale della Massoneria moderna, con la creazione della Gran Loggia d’Inghilterra. La manifestazione si è svolta con un convegno presso Centro Polifunzionale di Casa Nathan (sede romana del GOI) e successivamente una più ampia partecipazione presso la sede storica di Villa Martiri del Vascello al Gianicolo.

Evento particolarmente rilevante, poiché per i Massoni richiama contemporaneamente il solstizio d’estate, la festa di san Giovanni Battista, e, per l’appunto, la loro fondazione. Grande partecipazione al convegno “Alle Origini Del Dissidio Fra La Chiesa Cattolica e La Massoneria: la “Roman Lodge” 1733-1737“, in cui partecipato il professor Gian Mario Cazzaniga (Università di Pisa), l’ avv. Nicola Di Modugno  del Foro di Bari, Carlo Ricotti (presidente del collegio circoscrizionale dei maestri venerabili del lazio) e Bernardino Fioravanti  bibliotecario del GOI.

Il convegno si è concentrato sul 700, periodo della creazione dell’ordine Massonico, dalle sue basi giudaico-precristiane, alle prime persecuzioni dell’ordine negli anni ’40 del settecento , presto divenuti una costante storica italiana , alla suddivisione tra Logge attive e Logge filosofiche, terminato in un assorbimento prolungato ma temporaneo, come la storia ci insegna,  nei moti Carbonari.

La giornata è proseguita, chiaramente senza la partecipazione degli gli ospiti alla prima parte della manifestazione aperta al pubblico, con il 9°  Emulation Day, riunione delle logge italiane che praticano quella modalità rituale, organizzata dalla “Jerusalem 1199 Oriente di Roma” cui hanno partecipato il Gran Maestro Stefano Bisi e molte persone giunte da tutta Italia.

Ha fatto seguito un concerto formato dal trio dai maestri Bruno Battisti D’Amario (chitarra), Paolo Di Cioccio (oboe) e Gianni Trovalusci (flauto) che hanno eseguito brani di Miguel Llobet, Wolfgang Amadeus Mozart e una rivisitazione dell’inno del GOI composto da Battisti D’Amario, professore dell’ Accademia di S. Cecilia, e noto chitarrista di Fabrizio De Andrè.

 

 

La presenza “laica”  si è protratta in serata con la partecipazione di oltre 800 ospiti, che ha superato i previsti 500 partecipanti, alla storica Villa Vascello, dove si è tenuto con una conferenza dedicata al tema “Per una cultura della libertà” alla quale hanno partecipato il Sindaco di Norcia Nicola Alemanno, Eugenio Bernardini  Moderatore della Tavola Valdese, Arturo Diaconale, direttore del quotidiano “L’Opinione delle Libertà” e consigliere di amministrazione della RAI , Hadeel Azeez Dhaher, eclettica pittrice iraniana. Dopodichè vi è stato  un intervento musicale di Diego Campagna, esibitosi in un concerto dl titolo “La chitarra, tra virtuosismo e poesia” interpretando brani di Brahms, di Fernando Sor, Andrew York, F. Moreno Torroba, R. Sainz de la Maza, A. Lauro, R. Dyens.

La manifestazione si è conclusa con l’intervento del Gran Maestro Stefano Bisi che ha voluto ricordare ai presenti,  gli attacchi immotivati che il Grande Oriente D’Italia continua a subire da parte di persone alla interminabile ricerca di un “capo espiatorio” al quale addossare colpe e responsabilità delle trame oscure che annebbiano l’ Italia, ricordando il continuo supporto sociale, morale ed economico che il GOI ha messo a disposizione della città di  Norcia e delle aree limitrofe, che si trovano ancora nelle condizione di emergenza post-terremoto, anche attraverso il “Buffet Solidale” che è stato realizzato interamente con prodotti provenienti dall’area Norcina, acquistata dagli operatori locali.

Prima ci hanno mandato tredici finanzieri ( a seguito delle richieste del sen. Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia n.d.r. ) a in questa sala, il primo marzo, quel labaro nell’angolo ci sosteneva, ci confortava. Era la nostra storia che ci confortava. Hanno violato, secondo noi, la legge. Adesso c’è chi pensa di andare oltre, che si è messo in testa l’ambizione di marchiare i liberi muratori ”  ha detto il Gran Maestro Bisi durante il suo discorso, mostrando anche i fascicoli dell ’inchiesta Cordova, pagina nera della giustizia italiana, conclusasi con una archiviazione. “Ma lo dico oggi – ha aggiunto Bisi – nella festa di compleanno della Massoneria, e senza giri di parole, lo dico in in modo diretto”

“Noi liberi muratori siamo buoni, i liberi muratori sono buoni – ha concluso Gran Maestro del  GOI- Grande Oriente d’Italia  – Amano anche la loro patria, amano i diritti che questa patria concede. E reagiremo e stiamo reagendo con i mezzi consentiti dalla legge per difendere e tutelare il libero associazionismo. Noi siamo alfieri delle libertà. Noi siamo alfieri delle libertà di tutti i cittadini. A chi sta a cuore la libertà di tutti ricordo che quando si comincia a perseguitare la Libera Muratoria suona un campanello d’allarme. Lo capì Antonio Gramsci nell’unico intervento che fece alla Camera dei Deputati, quando intervenne per difendere la Massoneria, lui che non era massone, per difenderla da una legge che stava per essere approvata. Una legge che venne approvata. E Gramsci come la storia insegna, ebbe ragione.”

 

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