Mentre il rischio criminalità nel settore del commercio cresce sulla base dei dati , in occasione della “Giornata della legalità” organizzata, oggi, dalla Confcommercio ascoltare le dichiarazioni “Vogliamo che i cittadini comprendano come l’acquisto di merci false si traduca in evasione fiscale e, quindi, mancanza di servizi” del presidente dell’associazione dei commercianti tarantini Leonardo Giangrande (il cui ufficio stampa ignora di invitare la nostra testata e comunicare con noi) è a dir poco imbarazzante. Probabilmente l’addetto stampa della Confcommercio di Taranto , Simona Giorgi è troppo occupata a “sponsorizzare” le attività di pubbliche relazioni ed uffici stampa svolte dalla società costituita con la sua “sorellina” (la Sirio s.a.s. di Deborah Giorgi & Co.) , quando non è troppo impegnata ad assistere… le strategie del direttore dell’ associazione Angelo Colella di cui è “fedelissima”, forse anche troppo ! Ma forse per l’addetta stampa è meglio tenere lontani i giornali “scomodi” come il nostro. Storie di ordinario squallore tarantino…
“Sarebbe importante diffondere la cultura della legalità – ha dichiarato il presidente Giangrande – per questo vogliamo promuovere un progetto per le scuole”. Non una sola parola sul vergognoso comportamento del loro associato, Giampiero Laterza proprietario del ristorante “il Grillo” di Marina di Pulsano , presidente dei bar e ristoratori tarantini, “beccato” dai NAS Carabinieri con un deposito abusivo pieno di alimenti a rischio, oggetto di sequestro. Non una sola parola sulle pesanti accuse mosse dal Procuratore Distrettuale Antimafia di Lecce dr. Cataldo Motta il quale ha accusato pubblicamente il mese scorso, in occasione della conferenza stampa per l’operazione “Alias” che ha mandato in galera 52 mafiosi tarantini, nei confronti dei commercianti Giovanni Geri (presidente tarantino del comparto abbigliamento e titolare del negozio LORD ) e di Angelo Perrone titolare della “Ferramenta Perrone” ( a cui è stato affidato proprio nei giorni scorsi il compito di costruire un direttivo di categoria per ferramenta e materiale tecnico) che avevano rapporti e venivano “taglieggiati” dalle “famiglie” mafiose D’ Oronzo-De Vitis, senza MAI informare le Forze dell’ Ordine e la Magistratura tarantina ! Neanche una sola parola !!!
Non una sola parola di Giangrande su un procedimento giudiziario a suo carico che abbiamo casualmente scoperto, a seguito di una denuncia penale ricevuta dall’ ex-vice presidente vicario della Confcommercio, Michele Dioguardi. Così come si è steso un velo pietoso sui “giochetti” a mezzo fax accaduti all’interno della Confcommercio di Taranto, per “agevolare” degli appalti in favore delle società dell’attuale vice presidente vicario Aldo Manzulli ( e signora) nella partecipazione alla gara per l’ assegnazione delle installazioni di telecamere della video sorveglianza nelle farmacie di Taranto, co-finanziata dalla Camera di Commercio di Taranto.
Ciliegina sulla torta non una sola parola sulla società COMUNICARE s.r.l. di cui è amministratore il Manzulli, società che Giangrande ci aveva riferito, contrariamente al vero, di aver disposto la liquidazione. In realtà nei registri delle imprese della Camera di Commercio di Taranto la società in questione risulta invece ancora regolarmente attiva. Cosa faceva questa società ? O meglio cosa ha provato a fare questa società ? Ve lo diciamo noi: rilevare l’emittente televisiva BluStar TV dalla famiglia Quaranta, e gestire la concessionaria pubblicitaria del fallito-chiuso quotidiano-clone “Corriere del Giorno di Puglia e Lucania” . Risultato: il quotidiano ha chiuso e la cooperativa editoriale in liquidazione coatta amministrativa, e la liquidazione vanterebbe ancora dei crediti non riscossi proprio dalla Comunicare (e quindi dalla Confcommercio di Taranto), mentre l’emittente televisiva è una grave crisi economica, rischiando peraltro la revoca delle frequenze dall’ AGCOM Autorità per la Garanzie nelle Comunicazioni (leggi QUI) .
Il presidente della Confcommercio di Taranto Giangrande (che ad onor del vero, ci sta persino simpatico) nel corso del nostro colloquio ci promise di farci avere bilanci, verbali d’assemblea, sulla società Comunicare srl. sostenendo che avrebbe dovuto portare la questione al direttivo della sua associazione. Tutto ciò non è mai avvenuto, ma il peggio è che in realtà Giangrande ha dimostrato una certa ignoranza in materia di trasparenza societaria, in quanto le attività societarie di una S.R.L. sono di fatto pubbliche e quindi basta fare una bella visura camerale per avere questi documenti, senza attendere la “grazia”…. concessa dal suo direttivo.
Ma ormai a Taranto, per questa gente conta di più avere qualche bell’incarico negli enti pubblici e portare a casa qualche bel gettone di presenza, sopratutto quando le riunioni (vedi Camera di Commercio di Taranto) vengono accavallate per consentire il doppio “incasso” del gettone di presenza ai consiglieri, invece di occuparsi dei veri problemi economici della città. Così come non serve a nulla fare la solita conferenza sulla legalità occupandosi dei “vu cumprà” o dei bar-ambulanti che lavorano sul lungomare di Taranto, invece di guardare in casa propria….
Ma tutto questo forse al Col. Sirimarco, Comandante Provinciale dei Carabinieri ed al Col. Paiano Comandante Provinciale della Guardia di Finanza a Taranto, entrambi presenti al convegno per obblighi istituzionali, deve essere sfuggito. Capita quando “qualcuno” frequenta troppo la curia arcivescovile…Ma siamo sicuri che prima o poi qualcuno si sveglierà. La vita “pubblica”, economica e sociale Taranto ha bisogno di trasparenza, e non di essere proprietà dei soliti noti faccendieri e “furbetti” del salottino…