ROMA – Il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente nella riunione di questa mattina il decreto legislativo che introduce il Reddito di Inclusione (Rei). La misura adottata è rivolta rivolge a 400 mila famiglie, cioè in favore di a circa 1,8 milioni di persone. Il Rei sostituisce di fatto il Sia, sostegno all’inclusione attiva. L’importo del contributo varia da un minimo di 190 euro fino a un massimo di 485 euro al mese equivalente all’assegno sociale per gli over 65 senza reddito . L’importo stanziato dipenderà dal numero dei componenti della famiglia e dalla situazione familiare e reddituale.
Il decreto introduce dal 1° gennaio 2018 il Reddito di inclusione (Rei), quale misura unica di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Il beneficio è condizionato alla prova dei mezzi e all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa finalizzato all’affrancamento dalla condizione di povertà. Il nucleo familiare del richiedente dovrà avere un valore dell’Isee, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. Hanno priorità nell’accesso al Rei le famiglie con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati over 55.