NAPOLI – 4 ragazzi stranieri erano arrivati a Napoli per turismo e studio ed avevano preso alloggio in un B&B nei pressi del vicoletto Zuroli. Parcheggiata la loro vettura in piazza museo Filangieri, mentre si avviano con i bagagli verso il B&B erano stati avvicinati da un soggetto calvo che chiedeva loro dei soldi per il parcheggio. I ragazzi rispondevano che non intendono pagare ma il parcheggiatore abusivo insisteva con toni e atteggiamento sempre più minacciosi.
I ragazzi arrivavano quindi nel bed &breakfast dove avevano prenotato per posano i bagagli, e fare un giro per la città . La mattina dopo volevano proseguire ed ampliare il loro giro turistico e quindi andavano a riprendere la loro vettura. Vicino vi trovano il parcheggiatore abusivo, quello che aveva chiesto i soldi il giorno prima che li guardava con occhio beffardo e con l’indice della destra faceva roteare un mazzo di chiavi attaccate a una catenella.
I ragazzi si accorgevano subito che entrambe le fiancate della vettura erano state sfregiate da varie rigature. Mentre i giovani guardano i danni il parcheggiatore abusivo si avvicinava loro dicendo: “SI. SI. PER POCO…” e quindi si allontanava, cianciando di impunità per il gesto compiuto.
I ragazzi salivano in auto fermamente decisi a denunciarlo ma volendo essere sicuri che venga punito lo fotografavano con lo smartphone. Il parcheggiatore abusivo se ne accorgeva e imprecando, gli inseguiva e cercava di raggiungerli ma i ragazzi velocemente si recavano presso un comando dei Carabinieri. I militari dell’Arma ricevuta la denuncia si recavano subito sul posto e individuavano il soggetto ripreso in foto nei pressi di piazza Museo Filangieri. Quindi bloccavano e sottoponevano a perquisizione. In una borsetta a tracolla trovavano le chiavi con catenella che presumibilmente aveva usato per rigare la vettura, e quindi le sequestravano.
A seguito della denuncia sporta dai 4 turisti i Carabinieri della Stazione Stella di Napoli arrestavano per “tentata estorsione” e “danneggiamento” il parcheggiatore abusivo Domenico Leva, un 54enne già noto alle forze dell’ordine, anche per reati specifici, il quale dopo le formalità di rito è stato tradotto nella casa circondariale di Poggioreale, a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria.