Sia lui che la Bellanova ripetono che non ci saranno licenziamenti e che nessun lavoratore rimarrà senza tutele reddituali e occupazionali. Ma se si guarda ad un caso abbastanza analogo, ovvero la trattativa Italia-Francia che l’altra settimana, dopo tante tribolazioni, ha portato il passaggio di Stx a Fincantieri, si vede che in quest’altra partita noi che eravamo i compratori abbiamo concesso molte più garanzie in tema di occupazione di quelle che da venditori abbiamo invece preteso da Arcelor-Marcegaglia. Due storie diverse?
Certo, ed è sempre facile ragionare col senno di poi. In entrambi i casi si tratta di attività industriali che entrambi i paesi, per ragioni diverse, hanno definito strategiche. Però Parigi i suoi cantieri li ha blindati e messi in sicurezza, Roma non è riuscita ancora a fare altrettanto col siderurgico più grande d’Europa. A questo punto tutto si decide al tavolo del Mise: il governo tiene la barra dritta, perché in ballo c’è l’intervento di politica industriale più importante di questi ultimi anni, e perché ovviamente non si può permettere passi falsi. L’obiettivo è vedere se le posizione di Am Investco, e di rimando quelle dei sindacati, fanno parte della tattica negoziale o meno.
*editoriale tratto dal quotidiano LA STAMPA