ROMA – Il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura ha approvato all’unanimità le linee guida da adottare nel campo delle esecuzioni immobiliari al fine di velocizzare i procedimenti giudiziari ed assicurare la tutela sia dei creditori che dei debitori. Si tratta di linee guida messe a punto dalla Settima Commissione, presieduta dal togato Claudio Galoppi, contenenti tutte le buone prassi già adottate e sperimentate nell’ambito di “realtà giudiziarie complesse” e che possono essere diffuse su tutto il territorio nazionale.
“La risoluzione sulle buone prassi nel settore delle esecuzioni – ha commentato il Vice Presidente Giovanni Legnini – è di grande valore e mi auguro che risulterà efficace per gli uffici giudiziari, così come per il personale e per gli ausiliari del Giudice dell’Esecuzione”. “La finalità ultima delle linee guida – ha aggiunto Legnini – è quella di accrescere l’efficienza nella gestione dei procedimenti, riducendone i tempi ed accrescendone la trasparenza, in attuazione dei principi del processo equo e della ragionevole durata fissati dall’art. 111 della Costituzione. La risoluzione mira a costituire le condizioni per la più rapida soddisfazione delle ragioni dei creditori procedenti e ad accrescere il livello di informazione ed ascolto nel processo dei debitori esecutati”.
“Con questa risoluzione intendiamo fornire la risposta possibile “ ha concluso Legnini, “a legislazione invariata ed utilizzando le prerogative consiliari, ad una delle principali ragioni di collocazione del sistema giudiziario nel nostro Paese, in particolare del settore civile, in posizioni negative delle valutazioni delle performance riguardanti molti Paesi“.
“La Commissione ha svolto una riflessione approfondita al termine di un’attività che ha visto anche le audizioni dei rappresentanti dell’Associazione Bancaria Italiana e delle associazioni dei consumatori” ha spiegato il Presidente della Settima Commissione del CSM , Claudio Galoppi – “Con queste linee guida si vuol dare un contributo di efficienza sul processo civile”. Oltre alle linee guida è stato istituito presso la Settima Commissione un “Osservatorio per l’efficienza delle procedure esecutive e l’attuazione delle buone prassi” composto da magistrati con esperienza nel settore che avrà compiti di ausilio sia per il CSM che per gli uffici giudiziari impegnati nelle esecuzioni immobiliari.
Le esecuzioni devono svolgersi secondo la Commissione applicando“criteri di efficienza, efficacia e rapidità” per ottenere il massimo ricavo dal patrimonio del debitore e destinarlo al creditore. “Un processo esecutivo efficiente – si legge nella delibera approvata dal Plenum del CSM – è un indicatore basilare di affidabilità del sistema economico nazionale e può incoraggiare investimenti esteri, altrimenti dissuasi dalle complicanze sistemiche di recupero degli insoluti”.
Tra le buone prassi valorizzate nella delibera del plenum quella della “gestione del ruolo con mezzi telematici” che permette la redazione dei provvedimenti e anche l’esercizio del controllo sullo stato dei fascicoli, quella di assicurare rapidità nel controllo sulla documentazione catastale e ipotecaria al fine di far emergere con tempestività criticità che potrebbero ritardare l’iter del procedimento. Tra le prassi virtuose anche quella di ricorrere in via sistematica alla delega al perito e al custode nominati già alla fissazione dell’udienza. Per smaltire l’arretrato è stato suggerito di istituire “una specifica sezione del programma annuale di gestione” secondo delle linee guida che si preoccupano anche della tutela del debitore nel rispetto del giusto processo.