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22 Novembre 2024 08:42

Taranto: il rilancio della città passa dall’integrazione di ambiente e cultura

Alla presenza del Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, il Commissario per la bonifica e la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto - MArTA hanno firmato un accordo per un programma di azioni di valorizzazione culturale dell’Area vasta nell’ambito del piano di riqualificazione e rigenerazione dell’area di crisi ambientale.

ROMA –  La cultura e la valorizzazione delle risorse, dei beni culturali del territorio e del paesaggio culturale, la bonifica, la riqualificazione della città di Taranto e l’inclusione sociale rappresentano elementi forti e significativi per una crescita sostenibile dell’area di crisi ambientale. Ne sono pienamente convinte Vera Corbelli Commissario per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, ed Eva Degl’Innocenti, la Direttrice del MArTA  ilMuseo Archeologico Nazionale di Taranto che oggi hanno firmato, alla presenza del Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, un accordo di collaborazione per avviare un programma di attività finalizzato alla conoscenza e alla diffusione del processo di riqualificazione ambientale e allo stesso tempo alla valorizzazione del sistema culturale in una prospettiva di “sviluppo e crescita intelligente” che vede la cultura quale motore di sviluppo culturale, turistico ed economico ed elemento di base per la rigenerazione socio-culturale e territoriale.

Un percorso articolato, quello ipotizzato dai due Enti, che ha l’obiettivo di “rafforzare la conoscenza” del territorio delle comunità locali tramite la riappropriazione della propria identità, l’inclusione sociale e la progettazione integrata, innanzitutto, ma anche di un pubblico nazionale e internazionale che può essere attratto dal significativo patrimonio di eccellenze culturali, naturalistiche e ambientali.

Una strategia di azioni il cui obiettivo è di riportare ad “eccellenza” il rilevante patrimonio ambientale e culturale dell’area di crisi ambientale anche attraverso quelle che sono ad oggi le “testimonianze” archeologiche conservate e valorizzate presso il MArTA; e nel contempo integrare sapientemente questi valori con quelle aree compromesse ed attualmente in fase di recupero che sono state, a loro volta, propulsori di sviluppo e custodi iniziali di ricchezza territoriale. Dinamica questa che, auspicano i firmatari dell’intesa, possa dare vita ad un’”osmosi temporale –spaziale di ricchezza” talmente feconda da essere proiettata nel prossimo futuro quale “sinonimo di crescita sociale e di sviluppo sostenibile”.

L’accordo si inserisce nell’ambito del progetto ACTORS Italia (Attrattori Culturali per il Turismo nelle Regioni del Sud Italia) che ha individuato Taranto e il suo Museo Archeologico Nazionale MArTA come area pilota e attrattore culturale per la Puglia. Una scelta dettata dalla grave situazione ambientale ed occupazionale che interessa la città e che impone un ripensamento del modello di sviluppo sino ad ora perseguito, che ponga la cultura alla base di nuovi scenari di sviluppo locale; allo stesso tempo fa parte della pianificazione dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale che vede la difesa, la tutela e la gestione delle risorse acqua suolo e di tutto il territorio interessato quale “asse portante” di uno sviluppo sostenibile inclusivo e partecipato, i cui valori culturali ed ambientali contribuiscono a costruire una sana e rispettosa economia.

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