ROMA – Un’organizzazione a delinquere dedita alla corruzione rilasciavano permessi di soggiorno agli immigrati in cambio di soldi, fra i quali erano coinvolti 7 poliziotti dell’ufficio immigrazione è stata scoperta dalla Squadra Mobile di Milano.
Nel corso delle indagini è emerso che gli agenti coinvolti si lamentavano dei controlli stringenti iniziati con l’arrivo della nuova dirigente dell’Immigrazione. Proprio per questo motivo, di fronte all’aumento dei controlli interni, hanno iniziato ad appoggiarsi a colleghi distaccati nei commissariati.
Quattro i poliziotti che sono finiti in carcere, 2 ai domiciliari e uno sospeso per un anno. Arrestati anche due ristoratori cinesi e un arabo (che è ancora ricercato) e 3 intermediari stranieri . Sono stati appurati circa un centinaio gli stranieri che in cambio di una somma di denaro che oscillava da alcune centinaia ad alcune migliaia di euro, hanno ottenuto dal 2013 alla prima metà del 2016 illegittimamente la carta di soggiorno.
Nel corso dell’inchiesta è stata sequestrata in via preventiva anche una villa del ‘700 nel Magentino del valore di 690mila euro. Si tratta di un immobile di pregio intestato alla moglie di uno dei poliziotti.
A dare un fondamentale impulso alle indagini sono state le dichiarazioni di un agente e un immigrato arrestati nel 2015. I poliziotti corrotti coinvolti, che sono stati immediatamente sospesi dalla Polizia di Stato, hanno tra i 40 e i 50 anni e non ricoprivano ruoli di rilievo.