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25 Novembre 2024 05:05

‘Ndrangheta: Operazione dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza

48 provvedimenti di custodia cautelare [44 in carcere e 4 agli arresti domiciliari] nei confronti di altrettanti soggetti, responsabili, a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione danneggiamento, trasferimento fraudolento di valori, procurata inosservanza di pena e porto illegale di armi, commessi con l’aggravante del ricorso al metodo mafioso, al fine di agevolare la ‘ndrangheta.

È in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione congiunta dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore aggiunto Gaetano Paci della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 48 provvedimenti di custodia cautelare [44 in carcere e 4 agli arresti domiciliari] nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, trasferimento fraudolento di valori, procurata inosservanza di pena e porto illegale di armi, commessi con l’aggravante del ricorso al metodo mafioso, ovvero al fine di agevolare la ‘ndrangheta.

I provvedimenti cautelari personali e reali costituiscono l’esito di 5 separati segmenti investigativi, complementari e convergenti  sviluppati nell’arco temporale 2012–2016 e focalizzati sulle dinamiche delle consorterie di ‘ndrangheta attive mandamento tirrenico della provincia reggina, con specifico riferimento al contesto di Taurianova (RC).

In particolare, le complesse investigazioni condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, congiuntamente al Commissariato P.S. di Cittanova (RC), hanno consentito di individuare sia gli aspetti strutturali sia quelli dinamici del gruppo mafioso “SPOSATO” operante in Taurianova e comuni limitrofi (appartenente alla cosca di ‘ndrangheta ZAGARI-VIOLA-FAZZALARI, così come già emerso nell’ambito della nota operazione “Taurus”) che si interessa e si impone nel mondo imprenditoriale per lo più nell’edilizia ed in quello alimentare, condizionando l’assegnazione degli appalti, insinuandosi e permeando ogni aspetto della vita democratica, essendo state acclarate infiltrazioni nel Comune di Taurianova.

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L’attenzione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria è stata rivolta alla cosca ZAGARI–FAZZALARI–VIOLA di Taurianova ed alla alleata cosca MAIO-CIANCI operante nella vicina San Martino. Il GICO- Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria  valorizzando le proprie funzioni nella prevenzione e contrasto ad ogni forma di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico del Paese e di aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati e sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, ha svolto articolati approfondimenti economico-patrimoniali attraverso i quali è stata ricostruita ogni singola operazione economica effettuata dai soggetti indagati e dai componenti del rispettivo nucleo familiare Sposato negli ultimi 20 anni.

L’inchiesta denominata “Terramara-Closed”, ha portato all’arresto  dell’ex sindaco di Taurianova (RC), Domenico Romeo, insieme al fratello, entrambi accusati di concorso esterno, e di un ex assessore, Francesco Sposato, cui viene contestata invece l’associazione mafiosa. Romeo, che con svariate autorizzazioni illecite ed ingiustificate secondo gli inquirenti avrebbe agevolato le imprese dei “clan”, e non a caso il suo assessore allo sport, turismo e spettacolo era Francesco Sposato, espressione dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta. Un rapporto ferreo quello fra i due amministratori sino al 2009, allorquando il sindaco Romeo si era opposto alla realizzazione di un affare della famiglia Sposato che  pretendeva di gestire il cimitero di Iatrinoli, ed aveva messo gli occhi in particolare sull’affare delle energie rinnovabili. L’inchiesta ha consentito inoltre ai magistrati di Reggio Calabria di poter ricostruire la rete di protezione del boss Ernesto Fazzalari, latitante per oltre 20 anni e arrestato dai Carabinieri nel giugno 2016

Francesco Sposato

Un affare evidentemente troppo importante per essere gestito in esclusiva, ma gli Sposato lo pretendevano con arroganza criminale. E non a caso da quel momento per il sindaco Romeo sono iniziati i problemi e le intimidazioni mafiose. Nel settembre del 2008, venivano esplosi alcuni colpi di arma da fuoco all’indirizzo dell’autovettura del Sindaco a cui successivamente al Sindaco vennero spediti, in busta chiusa, alcuni proiettili di arma da fuoco ed il 14 febbraio 2012 avvenne la deflagrazione di un ordigno esplosivo ad alto potenziale all’interno di una stalla di proprietà di  Antonio Romeo (fratello del sindaco Domenico Romeo) , sita in contrada Furnà di Taurianova, che causò la morte di un cavallo ed il ferimento di un altro di proprietà del fratello, nonché il danneggiamento del maneggio che li ospitava.

Domenico Romeo

Domenico Romeo dopo il commissariamento del Comune di Taurianova , a seguito di quanto subito, spacciandosi  come “vittima” della minaccia mafiosa, si era ricandidato alle elezioni, escludendo però questa volta dalla coalizione il suo ex braccio destro, Francesco Sposato che era passato conseguentemente con l’opposizione. Ma in realtà tutto ciò secondo gli investigatori altro non era che una finzione, in quanto di fatto dopo che era stato raggiunto l’accordo fra le famiglie di ‘ndrangheta,  Romeo e Sposato  hanno ripreso e continuato a governare di comune accordo.

Il quadro accusatorio della DDA di Reggio Calabria viene confermato da dichiarazioni, intercettazioni e rapporti societari e imprenditoriali intercorrenti accertati dagli investigatori dai quali è emerso come nel comune di  Taurianova tutto fosse direttamente o indirettamente controllato dalle famiglie della ‘ndrangheta, a partire dall’ Amministrazione Comunale grazie ai propri uomini sotto spoglie di “politici”, operando letteralmente da banca gestendo abusivamente il credito e controllando di fatto l’intera economia locale, sia pubblica che privata, in ogni maniera, legale o illegale, in fatti sotto il controllo delle “famiglie” erano finite non solo tutte le opere pubbliche, ma anche l’edilizia privata, il settore alimentare, le intermediazioni immobiliari, le produzioni agricole e le energie rinnovabili. In poche parole  a Taurianova tutto era sotto il controllo della ‘ndrangheta !

Assieme a numerose perquisizioni, è in corso di esecuzione anche un imponente sequestro di beni,  da parte della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia di Stato di Reggio Calabria.  E’ stata infatti acquisita copiosa documentazione (dichiarazioni dei redditi, contratti di compravendita di beni mobili ed immobili, di quote societarie) dalla cui analisi è stata accertata, per ciascuno dei soggetti investigati, una significativa, ingiustificata differenza tra il reddito dichiarato ai fini delle imposte sui redditi e il patrimonio posseduto, anche per interposta persona. All’esito di tali investigazioni patrimoniali, è stata in particolare riscontrata in capo ai medesimi indagati la titolarità di imprese, di immobili (anche di pregio), di autovetture e di rapporti finanziari, a fronte di redditi, dichiarati ai fini delle imposte sul reddito, piuttosto modesti e, comunque, non idonei a giustificare tali acquisizioni patrimoniali.

Alla luce di tali risultanze, con l’odierno provvedimento, il G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della citata D.D.A., ha disposto il sequestro di preventivo ex art. 321 c.p.p, finalizzato alla confisca (ai sensi dell’art. 12 sexies D.L. 306/1992), delle quote di capitale e patrimoni aziendali di 22 Imprese/Società, operanti nel settore edilizio, della ristorazione, ortofrutticolo e dei trasporti; di 55 fabbricati, anche siti nelle province di Rieti e Pesaro; di 65 terreni, anche siti in provincia di Pesaro e di 15 autoveicoli. Il tutto per un valore complessivo pari a circa 11,8 milioni di euro. La stima complessiva dei beni sequestrati dalle tre Forze di Polizia ammonta a circa 25 milioni di euro.

Custodia cautelare in carcere:

  1. ASCONE Giuseppe, nato a Taurianova (RC) il11.1974;
  2. CANFORA Agostino, nato a Taurianova (RC) il07.1985;
  3. CONDOMITTI Agostino, nato a Taurianova (RC) il 03.08.1978;
  4. FAZZALARI Salvatore, nato a Taurianova (RC) il01.1942;
  5. FAZZALARI Salvatore, nato a Taurianova (RC) il06.1967;
  6. FAZZALARI Salvatore, nato a Taurianova (RC) il02.1986;
  7. FAZZALARI Domenico, nato a Taurianova (RC) il01.1974;
  8. FAZZALARI Domenico Antonio, nato a Taurianova (RC) il04.1984;
  9. FAZZALARI Michele, nato a Rizziconi (RC) il12.1957;
  10. FEDELE Rocco, nato a Taurianova (RC) il11.1973;
  11. HANGANU Elena, nata in Romania il08.1970;
  12. MAIOLO Carmelo, nato a Taurianova (RC) il02.1962;
  13. MILIDONA Leonardo, nato a Taurianova (RC) il09.1982;
  14. MONTEROSSO Giacomo, nato a Taurianova (RC) il11.1973;
  15. ROMEO Domenico, nato a Taurianova (RC) il09.1968;
  16. RETTURA Antonio, nato a Taurianova (RC) il02.1978;
  17. RETTURA Domenico, nato a Taurianova (RC) il03.1972;
  18. RETTURA Domenico, nato a Taurianova (RC) il04.1966;
  19. RETTURA Giuseppe, nato a Taurianova (RC) il03.1974;
  20. SCARIATO Sandro, nato a Taurianova (RC) il09.1986;
  21. STARTARI Agostino, nato a Taurianova (RC) il01.1956;
  22. ZAGARI Carmelo, nato a Taurianova (RC) il09.1969;
  23. ZAGARI Italia, nata a Taurianova (RC) il11.1959;
  24. ZAGARI Rosa, nata a Taurianova (RC) il06.1975;
  25. FAZZALARI Ernesto, nato a Taurianova (RC) il09.1969 (detenuto);
  26. SPOSATO Carmelo, nato a Taurianova (RC) il 09.11.1974;
  27. SPOSATO Giuseppe, detto “Pino”, nato a Taurianova (RC) il 11.02.1965;
  28. SPOSATO Giovanni, detto “Gianni”, nato a Taurianova (RC) il 11.03.1968;
  29. SPOSATO Francesco, nato a Taurianova (RC) il 16.04.1967;
  30. SPOSATO Francesco Domenico, nato aTaurianova (RC) il 01.01.1971;
  31. TALLARIDA Carmelo, detto “Memé”, nato a Taurianova (RC) il 06.07.1944;
  32. TALLARIDA Pietro, nato a Taurianova (RC) il 04.06.1972,;
  33. TAVERNA Antonio, nato a Taurianova (RC) il 18.04.1973;
  34. DEL CONTE Giovanni, nato a Oppido Mamertina (RC) il 29.12.1990;
  35. SPOSATO Vincenza, nata a Oppido Mamertina (RC) il 11.06.1992;
  36. SCARFÒ Giuseppe, nato a Cinquefrondi (RC) il 22.08.1991;
  37. SURACE Giovanni Vincenzo, nato a Taurianova (RC) il 23.03.1983;
  38. CONDELLO Giuseppe, nato a Oppido Mamertina (RC) il 05.08.1989;
  39. SPOSATO Giovanna, nata a Cinquefrondi (RC) il 23.06.1991;
  40. SPOSATO Veronica, nata Cinquefrondi (RC) il 13.10.1988;
  41. FAZZARI Martino, nato a Taurianova (RC) il 11.02.1979;
  42. FUSCO Paolina Maria Assunta,nata a Polistena (RC) il 03.12.1972;
  43. VALENZISI Salvatore,nato Cinquefrondi (RC) il 20.01.1967;
  44. MEZZATESTA Domenico, nato a Taurianova (RC) il 19.11.1971;
  45. ROMEO Antonio, nato a Taurianova (RC) il 02.12.1974;

Arresti domiciliari:

  1. AVATI Francesco, nato a Cinquefrondi (RC) il07.1982;
  2. MOSCATO Domenico, nato a Taurianova (RC) il11.1962;
  3. NASO Giuseppe, nato a Taurianova (RC) il09.1961;

AGGIORNAMENTO

In data 29 Aprile 2019 (sentenza depositata il 03.02.2020) Il Gip dr.ssa Giovanna Sergi del Tribunale di Reggio Calabria ha disposto quanto segue:

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