di Antonello Valentini
Casse piene, tennisti zero. Povero tennis italiano, scomparso dalla scena internazionale, mentre il Coni sta a guardare : il fallimento sportivo di Angelo Binaghi e della sua Federtennis trova un clamoroso ulteriore riscontro nel ranking mondiale dell’8 gennaio.
In campo femminile, il dittatore triste Binaghi – in carica dal 2001- ha buttato al vento 15 anni di successi e di trionfi internazionali, ottenuti grazie a quattro giocatrici straordinarie, Errani, Pennetta, Schiavone e Vinci. Dietro di loro non c’è più nessuno e la Federtennis non ha saputo mettere a frutto il traino e l’entusiasmo degli anni d’oro.
Il risultato è che oggi la prima tennista italiana è la 38enne Francesca Schiavone (tanto di cappello alla sua professionalità e alla sua tenacia, beninteso): bisogna scorrere il ranking fino al n.96 per trovare appunto il nostro tricolore ! Dopo la Giorgi (100), la Vinci e la Errani (numeri 132 e 133 in classifica) ,la prima giovane tennista italiana è Jasmine Paolini al 157esimo posto, seguita da Debora Chiesa (185).
Ma che ha fatto in questi anni la Fit di Binaghi per creare nuove giocatrici; come ha investito i tanti soldi incassati dagli Internazionali del Foro Italico ? Il dittatore triste governa da quasi 17 anni, questi sono i risultati sportivi. Deprimenti. Che ne pensa il presidente del CONI Giovanni Malagò ? Dopo aver sostenuto fino all’ultimo la candidatura di Pagnozzi al Coni, con l’abilità di un acrobata Binaghi salto’ subito sul carro del vincitore.E Malago’ lo ha ripagato con un posto nella Giunta esecutiva del Coni.Cambiale all’incasso, non disturbate il conducente.
In campo maschile, il tennis italiano è altrettanto inesistente, con la sola eccezione di Fognini al n.27. Sapete chi sono gli altri 3 giocatori tra i primi 100 ? Lorenzi,36 anni; Fabbiano 29 anni e Seppi 34 anni.
Che programmi tecnici sono stati seguiti ? Con quali coach ? Secondo quali programmi di sviluppo e di crescita dei giocatori ? Leggete le analisi impietose di Raffaella Reggi o di Claudio Pistolesi, per esempio.
L’ultima prodezza di Binaghi è recente, ma non ha niente a che fare con il tennis giocato, anzi. Mentre a Foligno ai primi di dicembre si giocavano le finali dei Campionati di Serie A maschile e femminile, negli stessi giorni e nelle stesse ore, il dittatore triste ha riunito tutta la sua corte federale a Cortina d’Ampezzo.Per risparmiare – ha spiegato a un incredulo Malagò – perché lo sanno tutti che Foligno è carissima e i week end natalizi a Cortina te li tirano dietro.
E chi se ne frega se intanto a Foligno si assegnavano – con Binaghi e i consiglieri federali “deportati” a Cortina- i titoli italiani dei massimi campionati italiani a squadre.
Che tristezza : Binaghi aveva pure annunciato (basta rileggere le collezioni dei giornali) che con lui non si sarebbe mai ripetuto il caso del “satrapo” Galgani, 20 anni di presidenza. Batterà pure questo record ? È sulla buona strada,con il bostik che lo tiene incollato alla poltrona, in attesa di scalzare Malagò dalla presidenza del Coni…