ROMA – Il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, organo di autogoverno dei magistrati di Tar e Consiglio di Stato, ha dato il via libera definitivo alla destituzione di Francesco Bellomo. L’espulsione dalla magistratura di Bellomo è stata votata quasi all’unanimità: un solo astenuto, su 14 componenti presenti.
L’organo di autogoverno della magistratura amministrativa ha quindi preso atto del parere dell’adunanza generale, che due giorni fa ha votato ed adottato la destituzione in via definitiva , che ora per essere esecutiva necessita solo del decreto firmato dal Presidente della Repubblica che verrà trasmesso al segretariato generale del Consiglio di Stato e quindi notificato all’interessato che una volta ricevuta la notifica dell’avvenuta espulsione, soltanto allora potrà provare a difendersi inizialmente dinnanzi al Tar Lazio che trattandosi di atto amministrativo, sarà il primo giudice naturale .
Soltanto dopo il giudizio di primo grado cautelare o di merito , Bellomo o la controparte , quindi la Presidenza della Repubblica, il Consiglio di presidenza del Consiglio di Stato, potranno ricorrere in appello dinnanzi al Consiglio di Stato.
Bellomo insieme al pm di Rovigo, Davide Nalin (sospeso dal CSM) è iscritto nel registro degli indagati delle procure di Piacenza e Bari per la vicenda delle pressioni e minacce a borsiste della scuola di diritto da lui gestita. Vi sarebbero altre sette denunce di presunte vittime arrivate al Consiglio di Stato da metà ottobre.