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22 Luglio 2024 16:21
22 Luglio 2024 16:21

Candidati elezioni 2018, Berlusconi punta sui “fedelissimi”. Donne in prima linea

Tra i nomi dati per certi anche quello del giornalista Arturo Diaconale, consigliere di amministrazione Rai, che potrebbe coronare un'aspettativa  che coltiva dal '96 quando, candidato con l'allora Polo delle Libertà, non ce la fece. Tra i molti che dovrebbero restare invece fuori dalle liste del centrodestra, anche alcuni nomi "eccellenti" del centrodestra del Lazio

di Federica Gagliardi

 Silvio Berlusconi, entro lunedì mattina chiuderà la “pratica” sulle candidature. Da quanto filtra dall’entourage sarebbero tutte riconfermate le donne di prima fascia: Mara Carfagna a Salerno, Nunzia De Girolamo a Benevento, Maria Stella Gelmini in Lombardia, Gabriella Giammanco a Palermo, Stefania Prestigiacomo a Siracusa. A loro si aggiungerà Licia Ronzulli in Campania.

Una dopo l’altra iniziano ad andare a posto molte caselle. In Veneto ci saranno l’avvocato e senatore Niccolò Ghedini ed il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta. Il posto di capolista FI al Senato in Basilicata dovrebbe essere assegnato al coordinatore regionale azzurro, Giuseppe Moles, che così rientrerebbe in Parlamento.

Altro ritorno potrebbe essere quello di Osvaldo Napoli, per il quale si parla di un posto in Piemonte nel proporzionale. Al Senato correrà un’altro giornalista l’ex direttore di PanoramaGiorgio Mulè. Dovrebbe ottenere un posto anche il nipote di Bruno Vespa, l’avvocato trentanovenne Andrea RuggieriAndrea Cangini, sino a ieri direttore del Quotidiano Nazionale, sarà candidato di Forza Italia nelle Marche, dove dovrebbe essere capolista al Senato. Le candidature del vice presidente della Camera Simone Baldelli e del responsabile enti locali di Forza Italia nel proporzionale per Montecitorio tagliano così la strada al coordinatore regionale di FI Remigio Ceroni, senatore uscente e coordinatore del partito dal 2003, che non ha gradito il trattamento ricevuto e si è immediatamente dimesso da coordinatore regionale, seguito dalla vice coordinatrice Barbara Cacciolari.

In Lombardia per Forza Italia certa la candidatura per il Senato dell’ex amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, in Lombardia, e circola anche il nome di un altro ex Fininvest, Pasquale Cannatelli, che si è dimesso giovedì dalla carica di vicepresidente. Tra le ipotesi nel collegio uninominale Milano centro in pole Cristina Rossello, avvocato cassazionista ligure, che ha assistito Silvio Berlusconi nel divorzio dalla sua ex-moglie  Veronica Lario.

Tra i nomi dati per certi anche quello del giornalista Arturo Diaconale, consigliere di amministrazione Rai, che potrebbe coronare un’aspettativa  che coltiva dal ’96 quando, candidato con l’allora Polo delle Libertà, non ce la fece.

Il quadro dei candidati  di Forza Italia nei collegi uninominali pugliesi si va delineando con il passare delle ore. Rocco Palese sarà candidato nel collegio della Camera di Casarano;  Antonio Andrisano  nel collegio di Francavilla Fontana-Manduria; in quota a Forza Italia sono anche i collegi della Camera di Taranto città e del Senato che tiene insieme l’intera provincia di Taranto. Pressochè sicura Maria Francavilla, moglie del presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano. che era il  candidato più accreditato per il collegio senatoriale uninominale di Taranto ma a causa della sua situazione di ineleggibilità, in quanto per candidarsi alle politiche avrebbe dovuto dimettersi 6 mesi prima delle elezioni, è scesa in campo sua moglie.

Il sindaco di Locorotondo, Tommaso Scatigna è il candidato nel collegio senatoriale uninominale di Brindisi-Fasano-Monopoli. Il coordinatore regionale di Forza Italia, Luigi Vitali, è candidato nel collegio uninominale senatoriale di Lecce-Francavilla. Massimo Cassano, senatore uscente, sarà candidato nel collegio uninominale della Camera di Bari-Bitonto.

Tra i molti che dovrebbero restare invece fuori dalle liste del centrodestra, anche alcuni nomi “eccellenti” del centrodestra come Antonio D’Alì in Sicilia, Andrea Augello nel Lazio,  il grande accusatore di Maria Teresa Boschi nella commissione banche, autentico “regista” dell’audizione dell’ex-amministratore delegato di Unicredit  Ghizzoni. Augello, fino a venerdì, era certo di essere “dentro”, raccoglieva firme, aveva ricevuto garanzie, essendo da sempre uno dei principali portatori di voti nel Lazio.

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