Una vera e propria “occasione” da non perdere per le mamme che lavorano, che hanno hanno la possibilità di richiedere un voucher di 600 euro al mese da spendere per “l’acquisto di servizi per l’infanzia”. che può essere ottenuto per un periodo massimo di 6 mesi, con un totale di 3600 euro, esclusivamente rinunciando al congedo parentale. Attenzione però al termine di scadenza, ormai alle porte, in quanto le domande non possono essere presentate oltre il 31 dicembre 2014.
Questo è l’avviso testuale diffuso dagli Enti statali: “E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale – 11 dicembre 2014 ,il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione concernente il contributo sperimentale per l’acquisto dei servizi per l’infanzia previsto dall’articolo 4, comma 24, lettera b) della legge 28 giugno 2012, n. 92. Il decreto stabilisce i criteri di accesso al beneficio e le modalità di utilizzo delle misure previste e determina il numero e l’importo dei voucher.”
E’ proprio il sito dell’ Inps a spiegare chi può usufruirne: “La madre lavoratrice dipendente di amministrazioni pubbliche, di privati datori di lavoro, nonché la madre lavoratrice iscritta alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, al termine del periodo di congedo di maternità e negli undici mesi successivi, ha la facoltà di richiedere, in luogo del congedo parentale, un contributo utilizzabile alternativamente per il servizio di baby sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati. La richiesta – spiega l’Istituto nazionale di previdenza sociale – può essere presentata anche dalla lavoratrice che abbia usufruito in parte del congedo parentale“.
“Il beneficio – precisa e chiarisce il sito dell’Inps – consiste in un contributo, pari ad un importo massimo di 600 euro mensili, per un periodo complessivo non superiore a sei mesi“.
Un contributo di 3600 euro in sei mesi per “promuovere una cultura di maggiore condivisione dei compiti genitoriali e favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.
La domanda va presentata tramite i canali telematici dell’Inps, collegandovi attraverso questo link (cliccate QUI)