Nella prima mattina del 2015 è pervenuta alla Sala operativa della Guardia Costiera di Taranto una segnalazione da parte del proprietario di un peschereccio iscritto nei Registri tenuti dalla Capitaneria di porto di Taranto, di lunghezza pari a 7 metri in legno, circa l’avvenuto affondamento dell’unità mentre si trovava all’ormeggio lungo la banchina Cariati del Mar Piccolo di Taranto.
L’unità sarebbe affondata in un fondale di circa tre metri nel corso della notte di Capodanno, per delle ragioni ancora sconosciute. Inviato sul posto via terra personale della Guardia Costiera, si è appurata la fondatezza della segnalazione, oltre che l’assenza di tracce di inquinamento in atto.
La Guardia Costiera ha quindi diffidato il proprietario dell’unità ad adottare con urgenza ogni iniziativa atta a prevenire eventuali forme di inquinamento, sebbene al momento non ne siano state accertate ed a rimuovere l’unità che rappresenta pericolo per la navigazione. Immediatamente è stata informata dell’accaduto l’ Autorità Giudiziaria.
Sono in corso accertamenti a cura della Guardia Costiera, a seguito del recupero dell’unità, per individuare la dinamica e le possibili cause dell’affondamento.