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4 Luglio 2024 07:23
4 Luglio 2024 07:23

L’ ex-pm Matteo Di Giorgio è stato espulso dalla magistratura dal Consiglio Superiore della Magistratura

L'ex pm di Taranto Paolo Di Giorgio è stato espulso dalla magistratura dal Csm dopo la condanna a 8 anni di reclusione per corruzione con l'accusa di aver abusato della toga per interferire nella vita politica di Castellaneta, minacciando politici e cittadini. per cui è detenuto in carcere a Matera. Per ironia della sorte, un suo ex collega il magistrato Pietro Argentino che nel corso del processo aveva testimoniato il falso in suo favore, è il procuratore capo della Procura di Matera .
l’ex-pm Di Giorgio

ROMA –  La 1a sezione disciplinare del Csm ha disposto la rimozione dall’ordine giudiziario di Matteo Paolo Giuseppe Di Giorgio, ex pm di Taranto, attualmente detenuto in carcere a Matera dopo la condanna definitiva a 8 anni di reclusione pronunciata nei suoi confronti dalla Cassazione nello scorso agosto. L’ex pm fu arrestato e posto ai domiciliari nel novembre del 2010 con l’accusa di aver abusato della toga per interferire nella vita politica del suo paese, Castellaneta, minacciando imprenditori e politici.

Nell’ aprile 2014 Di Giorgio erastato condannato in primo grado per concussione e corruzione in atti giudiziari dal tribunale di Potenza (competente sui magistrati in servizio a Taranto) a 15 anni di reclusione, pena poi scesa a 12 anni e mezzo in appello nel settembre 2016 e a 8 anni in Cassazione per via della prescrizione di alcuni capi di imputazione e della concessione delle attenuanti.

Anche il Pg Gabriele Mazzotta della Procura generale della Suprema Corte di Cassazione, durante l’udienza disciplinare di ieri mattina, aveva chiesto per il magistrato (gia’ sospeso da tempo in via cautelare) per una serie di accuse, come quella di aver costretto un consigliere comunale a rassegnare le dimissioni, minacciando in caso contrario l’arresto di suoi familiari , con l’obiettivo di provocare lo scioglimento dell’amministrazione e la cessazione dalla carica del sindaco del SenRocco Loreto (PD) , alcune delle quali cadute in prescrizione in sede penale la sanzione massima prevista dalla legge, quella della rimozione.

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procuratore Pietro Argentino

Per ironia della sorte invece il magistrato Pietro Argentino, suo collega in procura a Taranto all’epoca dei fatti, che nel corso del processo a carico di De Giorgio aveva testimoniato il falso in suo favore, e nei cui confronti il Tribunale di Potenza aveva chiesto l’incriminazione, da cui si è salvato per un cavillo giudiziario, ed alcuni mesi fa Argentino è stato paradossalmente nominato proprio dal CSM, e con il rotto della cuffia, a Procuratore capo della Procura di Matera .

 

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